Per un 25 Aprile partigiano, al fianco dei migranti

Il fascismo ha da sempre avuto tra le caratteristiche principali quella di discriminare e ritenere inferiore qualsiasi persona fosse diversa dal modello ideale di purezza. Gli omosessuali, i rom, gli ebrei, e anche le donne, venivano quindi subordinati a categorie inferiori. Le donne venivano limitate nel loro ruolo di nutrici e focolare domestico, gli altri invece non erano nemmeno ritenuti degni di vivere. Dall’eugenetica, ai campi di sterminio, all’asservimento dei ”sudditi” nelle colonie, la matrice xenofoba del fascismo e del nazismo ha causato una delle più grandi barbarie mai commesse dall’essere umano.

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Dagli anni 20 ad oggi la nostra società è cambiata radicalmente, e modelli di alterità inesistenti all’epoca divengono un nuovo capro espiatorio per le destre emergenti. Le migrazioni, prime tra tutte, sono il nemico giurato dei nuovi fascismi. La difesa delle tradizioni e le bufale in materia economica sono i cavalli di battaglia di chi, con la retorica dell’invasione, sta portando avanti una vera e propria crociata contro gli immigrati. Poco conta che le stesse tradizioni che le nuove destre pensano di difendere, sono anch’esse frutto di secoli di contaminazione culturale reciproca tra i popoli di tutto il mondo. In un periodo di crisi come quello che viviamo è più facile puntare il dito contro il diverso. Ci ritroviamo quindi a vivere un nodo storico e politico in cui sempre più partiti di estrema destra governano, e mentre Trump negli USA promette una vera e propria caccia all’uomo contro gli immigrati, nell’est Europa i governi di Ungheria, Serbia e Bulgaria, pianificano strategie di lotta alle migrazioni che ci fanno fare un grande balzo indietro nel tempo, riesumando periodi bui della nostra storia che speravamo di relegare al passato. In Bulgaria vengono finanziati veri e propri gruppi paramilitari di ”cacciatori di migranti”, che armati di tutto punto compiono atti di giustizia ordinaria sul confine.

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Lo stesso accade anche in Ungheria e Serbia, dove oltre a tutto sono note al pubblico le famose immagini delle gabbie per esseri umani dove vengono rinchiusi uomini, donne e bambini. Ma questo non accade solo nell’est europa, dai nostrani Goro e Gorino, dove vengono barricate le strade per l’arrivo di 11 donne africane, in Germania solo nel 2016 si sono registrati più di 3.500 attacchi e aggressioni contro campi di rifugiati, di cui un centinaio con l’uso di molotov e materiale esplosivo. Molti di noi non erano ancora nati quando venivano emesse le leggi razziali, ma tutti ci siamo sempre chiesto come fosse possibile che tutto ciò sia accaduto per davvero. è sbagliato mettere sullo stesso piano quel periodo con quello che viviamo oggi, altrettanto ingenuo è però non coglierne le analogie e rendersi conto che i fascismi di oggi non si stanno presentando con una svastica e un saluto romano.

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Le discriminazioni verso i cittadini immigrati però non sono solamente quelle esplicite e facilmente riconoscibili delle destre. I residui del passato, e un ruolo determinante nella legiferazione in materia di immigrazione negli ultimi 20 anni, la destra quanto la sinistra al governo, ha creato delle discriminazioni strutturali che creano enormi disparità in tema diritti. Il più grande discrimine è sicuramente quello di negare il diritto di esistere a più di 500.000 persone sul territorio italiano, costrette a vivere senza documenti e alimentando uno spazio d’ombra in cui diventa impossibile vivere legalmente.

14062011 - PALAZZO SAN GERVASIO (POTENZA). Il Cie di Palazzo San Gervasio (Potenza). TONY VECE.
Come ci siamo sempre detti, il 25 Aprile non è solo una ricorrenza, per questo è dovere di ognuno di noi dare centralità a questo tema e supportare la lotta dei cittadini e delle cittadine migranti. In una Europa che alza barriere di filo spinato, crea campi di concentramento, deporta decine di migliaia di persone, mentre squadracce neonaziste agiscono completamente indisturbate sui territori di confine, il 25 Aprile dovrà essere una piazza partigiana, una piazza dei diritti, una piazza che chiede un cambiamento radicale sul tema dell’accoglienza, una piazza, che oggi come ieri, rivendichi a gran voce che nessun essere umano è illegale e per razzisti, xenofobi e fascisti di ogni specie non daremo alcuno spazio!

PER UN 25 APRILE PARTIGIANO, NESSUNO è ILLEGALE.

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