Ortica: occupato L.OC.K il nuovo spazio liberato in via San Faustino 64

Riceviamo e ripubblichiamo:

“8 mesi fa le porte di L.OC.K. sono state chiuse dalle Forze dell’Ordine, ma questo non ha fermato i nostri progetti e la voglia di creare spazi liberi per comunità libere.

È per questo che oggi abbiamo aperto uno stabile in Via San Faustino 64, è per questo che oggi riprende l’esperienza del Laboratorio Occupato Kasciavìt.

Crediamo che Milano sia stata trasformata in un mostro votato all’individualismo, al profitto e all’omologazione delle vite.
Noi vogliamo essere una ferita in questo mostro granitico, una ferita che si nutra di socialità, condivisione e libertà.

In questo stabile, con la Brigata Scighera, dopo un anno e mezzo in cui abbiamo denunciato e colmato le mancanze delle istituzioni sul tema della povertà, vogliamo avere uno spazio per gestire e coordinare i numerosi pacchi alimentari che quotidianamente consegniamo in zona 3 (Ortica – Città Studi – Lambrate).

La scelta del nome non è casuale, la pratica del Laboratorio Sociale è il fondamento del nostro agire, crediamo nel costruire momenti di scambio e costruzione comune sia intellettuale che pratica.

Vogliamo costruire insieme al quartiere una serie di progetti che mirano a scardinare le logiche di dignità basate sul vile denaro, progetti che vogliono creare un’alternativa dal basso in questa città sempre più escludente.

Da parte nostra porteremo i corsi di una palestra popolare, una ciclofficina, spazi di lavoro, riunione e laboratori dedicati a studentesse e studenti e la volontà di creare momenti comunitari attraverso un cinema all’aperto, presentazioni di libri e dibattiti.

Rimane centrale la volontà di donare gli spazi del Laboratorio al quartiere e saremo felici di accogliere proposte e spunti per creare un luogo che io quartiere possa sentire proprio e in cui possa trovare massima espressione la libertà di ognuna e ognuno.

[Tutte le attività presenti e proposte saranno svolte con attenzione alla pandemia globale in atto]

L.OC.K. IS BACK!”

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