Torchiera sotto attacco: chiamata alle arti!!!
Con 27 anni di autogestione alle spalle, non siamo così ingenui da stupirci se il Comune di Milano ha l’intenzione di pubblicare un avviso per valutare l’interesse su 25 immobili tra cui Torchiera e Ri-Make.
Ciò che riteniamo inaccettabile è la grottesca definizione di “luoghi rimasti a lungo senza identità”, quando piuttosto potremmo stilare un interminabile elenco di artisti, intellettuali, ricercatori e liberi cittadini che da decenni attraversano questi spazi aiutandoci a costruire dal basso eventi culturali e nuove forme di socializzazione.
Non è certo la prima volta, coerentemente con la gestione torbida che lo contraddistingue, che il Comune decide di bersagliare la Cascina senza preavviso. L’ultima volta, nel 2013, avevamo risposto così.
Nel frattempo, Torchiera ha continuato a esistere, fedele alla sua identità: adesso è accessibile per le persone con disabilità motorie, sono stati ristrutturati tetto e mura esterne, è stata creata una biblioteca-archivio per valorizzare il fondo donato da Antonio Caronia e un orto condiviso da regalare al quartiere, è nata una brigata solidale in risposta all’emergenza Covid19 e tanto altro, ma soprattutto si è ampliata in modo orizzontale la rete che da sempre è la colonna portante delle attività.
Per questo ci teniamo a sottolineare come questa non sia la voce di un collettivo, ma di un’ampia comunità resistente che si estende ben al di fuori dei confini cittadini.
Chiunque voglia verificare la vitalità e l’unicità di Torchiera, troverà le porte aperte in occasione della chiacchierata sociale che si terrà il 15 giugno, dopo il mercatino biologico e la cena popolare, come ogni stramaledettissimo lunedì. Portate le vostre idee e le mascherine.
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