Tutti assolti per lo sgombero del Lambretta nel 2012

Assolti questa mattina in primo grado i 7 imputati.

La mattina del 23 ottobre 2012 un ingente schieramento di Forze dell’Ordine si presentò in piazza Ferravilla per sgomberare il Lambretta.

L’occupazione degli stabili abbandonati da ALER da moltissimi anni era iniziata a fine aprile.

In pochissimo tempo gli occupanti avevano ripulito e reso agibili le villette totalmente devastate dopo anni di incuria e degrado ( negli anni precedenti venivano utilizzate come “piazza” d’eroina di Città Studi) creando un ottimo rapporto col quartiere.

Per mesi l’allora Assessore alla casa della Regione Lombardia Zambetti aveva scritto in Questura invocando il ripristino della legalità. Pochi giorni prima dello sgombero il politico era finito in carcere per una poco edificante vicenda di compravendita di voti con la ‘ndrangheta. Che dire poi del “suo presidente”…l’inaffondabile Formigoni recentemente finito in carcere dopo la condanna definitiva in Cassazione per corruzione. Lungi da noi gioire di queste vicende. Qualche riflessione su chi predica bene (legalità) e razzola male (illegalità) ci sorge comunque spontanea!

Quella mattina le Forze dell’Ordine si presentarono in massa spostando con la forza il presidio di un centinaio di solidali che impediva l’accesso alle palazzine. Una volta spostati i solidali erano “magicamente” comparsi sul tetto tre ragazzi che erano scesi solo la sera successiva.

Per quelle vicende erano partite 7 denunce. Oltre agli attivisti milanesi, a essere rinviati a giudizio erano stati anche due attivisti del Nord-Est che ringraziamo di cuore per la loro vicinanza e solidarietà in quei giorni.

Una buona notizia quindi.

A volte, l’abitudine di trasformare storie di conflitto sociale in vicende giudiziarie non paga.

Le recenti sentenze di assoluzione per lo sgombero di ZIP (passata in giudicato) e per i fatti di Bicocca (anche questa andata in giudicato) e Assolombarda stanno forse allentando un po’ la pressione sui militanti delle lotte sociali di questa città dimostrando che alcune vicende non possono essere portate in tribunale perché non sono nulla di criminale.

Servirà comunque aspettare le motivazioni della sentenza per capire meglio.

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