Un fattorino di “Just Eat” perde una gamba in un incidente con un tram – L’ennesimo infortunio sul lavoro
Non si può certo dire che fosse una cosa inattesa…
Stiamo parlando del tragico incidente sul lavoro accaduto ieri in Via Montegani, zona Sud di Milano, dove un ragazzo che lavorava per “Just Eat” ha perso una gamba scivolando sotto un tram nel tentativo di compiere un sorpasso.
Chiunque abiti in città conosce benissimo i ritmi di lavoro forsennati di riders e fattorini che attraversano ad ogni ora del giorno e della notte le strade di Milano per effettuare migliaia e migliaia di consegne.
L’incidente di ieri è solo l’ultimo di una catena interminabile di infortuni sul lavoro che balzano all’onore delle cronache per qualche ora per poi essere nuovamente inghiottiti nel buco nero della “normalità”. Il tutto nel silenzio indifferente di una classe politica impegnata nel mercanteggiamento dell’ormai celebre contratto di governo giallo-verde…
Si potrebbe parlare dell’incidente alle Acciaierie Venete con quattro operai feriti di cui due in condizioni molto gravi o di Angelo Fuggiano, operaio di ventotto anni ucciso all’Ilva di Taranto perché colpito da un cavo sganciatosi dal suo ancoraggio.
Nel 2017 i morti sul lavoro sono aumentati rispetto all’anno precedente. Ed anche nei primi mesi del 2018 gli incidenti mortali hanno continuato ad aumentare.
A seguito dell’incidente di ieri per il 23 Maggio è stato indetto un presidio davanti a Palazzo Marino.
Nel mandare un abbraccio al ragazzo coinvolto nell’incidente riprendiamo il comunicato di ieri di Deliveroo Strike Riders:
NON ASPETTEREMO IL MORTO, ANCORA UN INCIDENTE SUL LAVORO: UN FATTORINO PERDE UNA GAMBA.
Abbiamo appreso quanto è riportato da alcuni giornali, l’ennesimo infortunio sul lavoro oggi ha colpito drammaticamente un nostro collega fattorino di 28 anni, causandone la perdita di una gamba. Non entriamo nel merito della dinamica dell’incidente che non conosciamo.
Ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore e a chi è rimasto vittima dell’infortunio. Conosciamo bene i pericoli della strada e che cosa comporta correre in mezzo al traffico, nella giungla metropolitana, tra pedoni, automezzi, tram e autobus, a tutte le ore, sotto la pioggia, la neve o sull’asfalto bollente.
Al momento esiste un #ProtocollosullaSicurezza stradale insufficiente, che in nessun modo tiene conto del ricatto al quale siamo sottoposti noi corrieri.
Dispositivi come #rating, #ranking, #cottimo, bonus premi cumulativi, assegnazioni turni in fasce, sistema di misurazione delle distanze in linea d’aria, incentivano noi fattorini a bruciare tempi e chilometri, mettendo a rischio spesso la nostra salute e quella degli altri.
Inseriti all’interno di un processo di distribuzione che ci penalizza e ci spinge ad assumerci dei rischi che normalmente non ci prenderemmo, chiediamo di essere lavoratori garantiti e tutelati come vorremmo, attraverso forme contrattuali più eque e una salario orario che non ci abbandoni alla mercé del caporalato digitale e a becere forme di nuovo schiavismo.
Qualcuno nelle sede competenti dovrà rispondere anche di questo.
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