La censura aiuta la guerra di Erdogan

Tra ieri sera e questa mattina, Facebook ha chiuso le pagine di alcune testate indipendenti e legate ai movimenti sociali. Altre sono state raggiunte da messaggi ufficiali della piattaforma in cui si comunica il rischio della chiusura.
I contenuti oggetto dell’operazione sono strettamente legati a post in cui si evidenziava il sostegno alla causa curda e si esprimeva il legittimo dissenso a quanto sta succedendo in Siria del Nord a opera della Turchia. Una guerra che aggiunge anche la questione dell’informazione e della comunicazione nel novero dei terreni di contesa, che si sommano ai più evidenti aspetti economici, politici e militari. Evidentemente, l’espansionismo di Recep Erdoğan non è solo territoriale, ma si propaga anche nell’intelligence digitale.
Gli attacchi che stanno subendo queste pagine non hanno nulla di casuale. È chiaro a tutti che sono ben organizzati e coordinati. Erdoğan ha il problema di ricostruire consenso intorno alla sua figura per questo vuole mettere a tacere tutte le voci critiche.
Riteniamo che il sostegno di Facebook all’offensiva comunicativa del regime turco violi i più basilari dettami della libertà di stampa. Anche per il social network vale la Costituzione, che all’articolo XXI stabilisce: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure».
Inoltre Facebook – agendo da piattaforma proprietaria – confonde scientemente la “neutralità” dei suoi contenuti con una vera e propria censura nei confronti di chi sta denunciando il massacro militare di civili, il rafforzamento di Daesh – che era stato sconfitto grazie alla resistenza curda – e la produzione di una nuova emergenza migratoria forzata.
Mr Zuckerberg vuole sostenere questa campagna propagandistica? Fare da sponda alla censura e a un regime che ha scatenato una guerra d’invasione fa parte degli standard della community del social più utilizzato al mondo?
Come testate che hanno da sempre sostenuto istanze di libertà e democrazia reale, ribadiamo che continueremo a essere in prima linea nel documentare e sostenere le lotte per la giustizia, l’uguaglianza e i diritti in ogni angolo del mondo. Allo stesso tempo ci appelliamo a chiunque creda nei valori e nell’azione di una informazione libera e indipendente di denunciare questo grave atto di censura attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione.

Contropiano
Dinamopress
Globalproject.info
Infoaut
MilanoInMovimento
Radiondadurto

 

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3 risposte a “La censura aiuta la guerra di Erdogan”

  1. Pia ha detto:

    Come prima osservazione vorrei conoscere quali sono i criteri adottati da Facebook per il provvedimento di censura e dove sono elencati con sufficiente dettaglio. Sono accessibili pubblicamente in modo agevole? Mi rendo conto che formulare una propria etica ed esprimerla in maniera largamente comprensibile ed inequivocabile è un arduo progetto ma si tratta di una necessità ineludibile quando si voglia detenere la facoltà di escludere alcuni dalla pubblicazione. Questa osservazione, naturalmente, prescinde dalla questione del “diritto proprietario” che è prioritaria ma sulla quale non ho competenza per dire alcunché.

  2. Ilaria Marianelli ha detto:

    Voglio denunciare con tanta indignazione fb. Ho fatto un post proprio ora su argomento curdi, ho scritto cose forti e ho comunicato a fb che mi può censurare, ma che la libertà di parola è sacra. Nn accetto cje gruppi o giornali vengono censurati. X me è gravissimo. Cosa posso fare di concreto x aiutarvi? Aspetto risposta, grazie

  3. Annamaria palazzo ha detto:

    Hanno oscurato anche la nostra pagina senzapaura restiamo umani. Ho creato un gruppo chiuso dove aggiungero’ i partecipanti come amministratori per contarci e vedere come possiamo riprenderci le pagine o almeno averne copia e contarci.. si chiama: pagine sociali oscurate. Invito gli interessati a iscriversi e studiare una soluzione. Grazie. https://m.facebook.com/groups/390883755124975?group_view_referrer=profile_browser

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