[DallaRete] Atlantide. Firmato un pre-accordo col Comune e Evoè si ritira

 

atlantide-cassero-porta-santo-stefanoBologna, 13 Luglio – Dopo una lunga trattativa e le dichiarazioni di apertura arrivate nelle scorse settimane dal sindaco Merola e dall’assessore Lepore direttamente sul palco del Pride, ora per Atlantide c’è il primo impegno scritto dell’amministrazione comunale. Venerdì 11 Luglio è stato firmato un pre-accordo di collaborazione tra il Comune e i collettivi che occupano il Cassero di Porta Santo Stefano.

Si tratta di una delibera dirigenziale in cui il Comune, e nello specifico il settore cultura, riconosce le “il valore delle attività” dei collettivi e “si impegna a ricercare una sede idonea per la migliore attuazione delle attività indicate e per il loro sviluppo in città”. Le attività riconosciute dal Comune sono elencate nella premessa del pre-accordo, e cioè la “promozione della libertà e dell’autonomia per le donne, della visibilità sociale e dell’autorganizzazione lgbtq, dell’autoproduzione musicale indipendente, attraverso forme di socialità non mercificata e attività collegate al contrasto delle dinamiche di marginalizzazione, discriminazione, oppressione e violenza maschile”.

Resta ora aperta la questione del Cassero di Porta Santo Stefano. Archiviata la marcia indietro di due associazioni sulle tre vincitrici del bando, ora arriva anche la rinuncia della terza,  e cioè dei cineasti di Evoè. La rinuncia, consegnata all’amministrazione nei giorni scorsi, è già stata ufficialmente protocollata. Nella pratica il bando del 2012, che al di là dell’elenco dei vincitori non ha previsto una graduatoria degli esclusi con gli esclusi, è ormai inservibile per decidere il futuro degli spazi utilizzati da 15 anni dai collettivi di Atlantide.

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