[DallaRete] Bresso (MI) – Sempre pessime le condizioni del campo d’accoglienza gestito dalla Croce Rossa

arton19848La nuova denuncia, dopo le proteste dei richiedenti asilo del 24 Agosto, con un video diffuso da “People Before Borders” e “Bresso a misura di…”.

Lo scorso 24 agosto, i rifugiati richiedenti asilo ospitati dal Centro polifunzionale di Bresso – gestito dalla Croce Rossa su bando della Prefettura di Milano – scendevano in strada per protestare contro una situazione per loro non più sostenibile.
Una struttura poco degna della parola accoglienza, che nasceva per smistare i migranti in transito in Lombardia, ma che si è da tempo trasformata in un vero e proprio centro di accoglienza, in cui le persone sono confinate per mesi.
Il 15 ottobre, secondo dati ufficiali della Croce Rossa, si trovano ancora stabilmente 350 persone, di 25 diverse nazionalità. A queste si aggiungono altre decine di persone effettivamente in transito, che passano una o due notti al Centro in attesa di essere collocate in altre province del nord Italia.
Nella protesta di fine agosto i migranti denunciavano l’inadeguatezza della struttura, fatta di tende esposte alla calura estiva e con infiltrazioni per le piogge, materassi posti a terra. Denunciavano, al tempo stesso, anche la mancanza di informazioni sulla loro richiesta di asilo e una vita quotidiana fatta di nulla, o quasi.
A distanza di mesi molti hanno ricevuto la convocazione davanti alla Commissione territoriale che deve decidere l’accoglimento o meno della richiesta di asilo o protezione umanitaria.
Nel campo di Bresso però non sono sostanzialmente cambiate le condizioni della vita quotidiana: le persone sono costrette a vivere in otto in ciascuna tenda, la pioggia si infiltra costantemente e passato il caldo estivo inizia a farsi sentire il freddo.

Un breve video, pubblicato il 19 ottobre da “People Before Borders” e dal progetto editoriale “Bresso A Misura Di“, composto da un assemblaggio di diverse clip, girate coi cellulari da alcuni dei ragazzi all’interno del campo e pervenuti in forma anonima, documenta quali siano ancora le condizioni dei bagni, delle tende, del cibo. Una conferma che nonostante le rassicurazioni della Croce Rossa le migliorie promesse non sono mai avvenute.

La denuncia descritta in questo comunicato è di “People Before Borders”, una rete di persone e gruppi del nord Milano, non legata a nessuna istituzione, nata per offrire solidarietà ai richiedenti asilo accolti sul territorio in regime di emergenza e sostenere le loro rivendicazioni per i diritti e il rispetto della dignità umana. Insieme agli abitanti del campo il coordinamento sta mettendo in luce queste condizioni e chiede alle autorità e ai diversi soggetti responsabili della gestione, del funzionamento e del controllo del centro di migliorare queste condizioni, e di farlo in collaborazione con gli stessi abitanti del campo che non sono solamente vittime, ma soprattutto protagonisti della loro vita e devono poter partecipare a ciò che li riguarda.
Il coordinamento inoltre offre ai migranti anche un’assistenza legale di base e informazioni sul tortuoso iter della richiesta d’asilo.

http://www.meltingpot.org/Bresso-MI-Sempre-pessime-le-condizioni-del-campo-d.html#.VkG1SLcvfIW

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