[DallaRete] Fascisti e sentinelle fuori da Milano!
Mai un passo indietro, neanche per prendere la rincorsa. La lotta al fascismo, al sessismo e all’omo/transfobia l’abbiamo declinata in questo modo oggi (così come sempre) all’Arco della Pace a Milano contro la veglia delle Sentinelle in Piedi. La città di Milano che in vista di Expo si dichiara GayFriendly, che inaugura una gaystreet e che si prepara ad accogliere le entrate del turismo omosessuale che il grande evento porterà in città è la stessa che legittima i presidi e i cortei dei nazifascisti omofobi e sessisti quali Forza Nuova, il Comitato antiabortivo No194 e, appunto, le Sentinelle in Piedi.
Abbiamo lanciato un appuntamento in piazza oggi dal titolo “Limoni duri contro le sentinelle in piedi”, un kiss crossing, per colpire i difensori dell’omofobia attraverso il nostro piacere, i nostri corpi, le nostre lingue, per riprenderci quella piazza di Milano sporcata dalla loro presenza e da chi gliel’ha autorizzata.
Crediamo che Il ddl Scalfarotto, tanto contestato dalle sentinelle, sia una vergogna e una presa in giro umiliante per tutte le persone lgbit*q, perché un disegno di legge che punirebbe, qualora diventasse legge, gli aggravanti di omo/transfobia, tutelando però il diritto di opinione di partiti, associazioni ed enti religiosi; se Forza Nuova, Sentinelle e vescovi oggi si possono permettere di propagandare odio e violenza, con la legge Scalfarotto non cambierebbe nulla.
Lo abbiamo gridato in passato, lo abbiamo fatto oggi e lo faremo domani: il fascismo, il sessismo e l’omotransfobia non sono un’opinione, ma odio, violenza e meccanismi di controllo e sfruttamento delle identità e dei corpi.
Riteniamo che dal punto di vista politico sia stato giusto leggere il nostro comunicato e far sentire tutta la nostra presenza proprio davanti alle Sentinelle, senza alcuna violenza gratuita ma con convinzione profonda, senza il bisogno costante di risultare graditi alla “opinione pubblica”noi ci saremo ovunque la libertà e la dignità di donne e soggetti lgbit*q sia minacciata o negata, perché la presenza è per noi la testimonianza più urgente e preziosa.
In un momento di crisi economica le forze reazionari e fasciste tentano storicamente di guadagnare spazi e agibilità politica, scagliandosi ancor più contro i più deboli, individuando un nuovo “diverso” e rievocando quei modelli sessisti e maschilisti di controllo delle vite e dei corpi delle donne e dei soggetti lgbit*q.
Di seguito il testo del volantino e del kiss crossing di oggi pomeriggio.
Le Sentinelle in Piedi non sono “omofobe”: sono molto peggio. Costituiscono, assieme a un vasto assortimento di bigotti e nazistoidi nostrani (Adinolfi, Introvigne, Maroni ecc.), il terreno di coltura della violenza antifemminile e antiomosessuale. Organizzano veglie ipocritamente pacifiche (il lavoro sporco lo faranno altri), convegni in sedi istituzionali e altre iniziative dal volto ripulito, nelle quali affermano la “tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”.
La storia ci illustra con precisione a cosa porta la distinzione fra “naturale” e “contro natura”: essa è l’argomentazione pseudoscientifica e tutta politica con cui i peggiori regimi hanno fomentato climi di odio e costruito sistemi di esclusione ed eliminazione di interi gruppi sociali. Donne e soggetti lgbit sono stati per secoli e sono tutt’ora oppressi e limitati nella sfera familiare, sociale e giuridica, proprio in nome di quel fantomatico “diritto naturale” che le sentinelle propugnano e che rende impossibile – quello sì! – ogni vera libertà di pensiero e ogni parità di fatto. Chi vuole mantenere un sistema di potere basato sulla paura e sullo sfruttamento, creerà sempre bersagli da dare in pasto alla popolazione perché essa distolga lo sguardo e si scagli contro la donna, l’omosessuale, lo straniero, il “diverso” di turno.
Le sentinelle sono assolutamente corresponsabili di questo clima di odio e soprusoed è davvero ridicolo che si presentino come paladini della libertà di pensiero, agitando il fantasma di un disegno di legge, peraltro pavido e insufficiente a tutelare giuridicamente le persone lgbit , fermo da due anni nella paludi della politica istituzionale, caratterizzata da un opportunismo servile nei confronti dei poteri clericali. Con la testimonianza delle nostre vite, con la serenità inalienabile di chi scopre sé stess@ e si sperimenta ogni giorno senza paura, siamo qui in piazza e miniamo alla base quell’orrendo e contorto edificio ideologico che maschera i carnefici da vittime e alimenta diseguaglianze.
Al di là dell’origine biologica di ognuna e ognuno di noi, rivendichiamo il piacere e il bisogno di vivere e crescere con chi ci ama e ci rispetta, e di ricambiare questo amore e questo rispetto in una società libera dai soprusi di chi vuole dividere solo per poter sfruttare e comandare. Questo vale anche per bambine e bambini, che hanno solo bisogno di essere cresciuti nella limpidezza di rapporti affettivi ed educativi liberi e solidi, e ci teniamo a precisarlo perché la “tutela dell’infanzia” viene utilizzata strumentalmente da sentinelle & co. per sedare ogni tentativo di emancipazione. Sono proprio i loro discorsi di odio a far sì che ancora oggi molti ragazzi e ragazze debbano soffrire se scoprono di non essere eterosessuali o se la loro famiglia non rientra nella “tradizione”!
Famiglie etero ed omogenitoriali, gruppi allargati, solitudini volute o reti poliamorose: che ognuno sia libero di coltivare la propria felicità, perché la libertà è la forma più alta e profonda di responsabilità. Cerchiamo di vivere tutto questo ogni giorno, ma siamo coscienti che ogni giorno dobbiamo conquistare, proteggere e promuovere i nostri spazi di sperimentazione e di autodeterminazione
Collettivo femminista e lgbit*q Le Lucciole
http://lelucciole.noblogs.org/