[DallaRete] Francia, poliziotti indagati per stupro
Francia. Quattro agenti di polizia hanno immobilizzato un ventiduenne durante un controllo e uno di loro lo ha stuprato con un manganello telescopico. A inchiodarli le telecamere di sicurezza in strada.
di Checchino Antonini
E’ in corso un altro corteo ad Aulnay-sous-Bois, a nord di Parigi, in segno di solidarietà con il giovane Theo. Ieri, un poliziotto francese è stato indagato per stupro e altri tre per violenze volontarie, dopo il fermo del ragazzo. I fatti risalgono a giovedì scorso, quando il ventiduenne fermato per un controllo è arrivato in commissariato col volto tumefatto e gravi ferite. L’esame medico all’ospedale di Aulnay ha confermato «importanti lesioni che corrispondono chiaramente all’introduzione di un manganello di un agente nel retto del giovane». Una versione confermata dalle immagini di videosorveglianza della polizia municipale e da diversi testimoni. A sporgere denuncia per questa aggressione «inaccettabile» è stata la famiglia del ragazzo.
Il Ministro dell’Interno, Bruno Le Roux, ha chiesto di fare piena luce sulle accuse di estrema gravità e promesso sanzioni nel caso in cui dovessero essere confermate. Toni inimmaginabili in Italia dove politica e apparati costruiscono muri di gomma su casi di malapolizia come questo. Ha poi proposto di ricevere ieri i familiari ma questi hanno declinato l’invito. L’altro ieri sera, verso le 21, incidenti sono scoppiati nella banlieue di Aulnay, con un’auto bruciata e il tentato incendio di un bus, inducendo il prefetto a rafforzare i controlli in banlieue.
L’incidente è avvenuto nel quartiere della Rose-des-Vents, circa 17 ore. “Durante l’arresto, molto violento, due poliziotti lo tenevano fermo, mentre gli altri due gli diedero molti colpi”, spiega una fonte interpellata dal quotidiano Liberation. E ‘ stato in quel momento un poliziotto le ha causato un danno significativo per l’ano con la sua arma. Le immagini a circuito chiuso della città ci permettono di vedere “molta violenza e, ad un certo punto, un colpo di bastone telescopico, portato orizzontalmente trafigge i pantaloni del giovane”, secondo la stessa fonte.
Dopo aver subito un intervento di emergenza, il giovane è ancora in ospedale. Il suo rapporto medico si riferisce ad una “ferita longitudinale 10 centimetri profondo nel canale anale e del retto inferiore e una sezione del muscolo sfintere.” Il giovane ha anche lesioni al cranio e del viso. La sua invalidità totale è, per ora, stimata in sessanta giorni.
Per questi fatti, i quattro ufficiali del settore specializzato Brigata di Aulnay-sous-Bois sono stati presi in custodia venerdì dall’Ispettorato generale della polizia nazionale. “Si tratta di questioni estremamente gravi”, ha detto Bruno Beschizza, sindaco e segretario nazionale per la Sicurezza nel suo partito liberal conservatore (Lr) e lui stesso un ex agente di polizia, portando solidarietà alla famiglia Frank.
Ieri sera, tre agenti di polizia sono stati messi sotto inchiesta per “violenza “, il quarto è indicato come autore dello “stupro”. In una dichiarazione a seguito della decisione, il ministro ha annunciato la sospensione temporanea dei quattro agenti di polizia in questione.
“La materialità dei fatti non è in dubbio, le ferite sono dal bastone telescopico e non si dubita che la violenza è superiore al normale uso della forza”.
La violenza è continuata come riferito anche in macchina durante il viaggio alla stazione di polizia di Aulnay-sous-Bois.
In Francia, dove la cultura di riferimento della polizia sembra essere la medesima di molti loro colleghi Usa e italiani, gli abusi in divisa sono in continuo aumento dopo l’introduzione dello stato d’emergenza da parte delle autorità di governo sull’onda della lotta al terrorismo. Per molti possessori di distintivi l’etat d’urgence viene inteso come una sorta di “liberi tutti”, una licenza di commettere reati impunemente. Nelle manifestazioni della primavera scorsa contro la loi travail, il jobs act francese, operai e studenti hanno denunciato più volte che quelle misure d’emergenza servivano a criminalizzare le lotte. Con episodi come questo, le cariche sui bambini delle elementari, i lacrimogeni ad altezza d’uomo contro le manifestazioni: l’immagine della polizia francese è pessima e continua a peggiorare.
Come riferito a suo tempo anche da Popoff, la polizia francese ha fatto largo uso nel corso delle manifestazioni contro la “Loi travail” del famigerato “flash ball”, un arma che lancia proiettili di gomma. Secondo “Le Monde” “Il suo utilizzo a corta distanza ha provocato gravi ferite su almento sette persone da quando il suo utilizzo è stato generalizzato [nel 2002] tra la polizia [francese]”. Per quanto riguarda invece le granate di “disaccerchiamento”, una foto pubblicata da “Le Parisien” mostra come esse vengono usate: non a terra ma lanciate ad altezza di testa. Un’utile e inquietante guida sulle armi anti-sommossa in possesso della polizia francese è stata messa a punto da Vice news.
Per questo uno degli slogan più popolari è “Tout le monde déteste la police”, cioè “Tutti quandi odiano la polizia”.
da Popoff
L’articolo originale con foto e filmato
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