[DallaRete] Gaza, 583 morti. Israele nega la tregua all’Onu
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Al-Ray, il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è salito a 583 morti e 3.640 feriti. Negli ultimi raid aerei altre 7 vittime civili.
Israele ha respinto la richiesta dell’inviato dell’Onu in Medio Oriente, Robert Serry, di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza. A comunicarlo è stato il quotidiano “Haaretz”, citando alte fonti israeliane. Intanto si è aggravato il bilancio delle vittime nella regione dei raid israeliani. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Al-Ray i morti sarebbero 583, con 3650 feriti. Solo nella mattinata sono state registrate sette nuove vittime palestinesi, tra i quali una famiglia con quattro donne. Secondo le fonti palestinesi: cinque vittime sono morte in due raid a Deir el-Balah, una sesta a Khan Yunis e la settima in un bombardamento sul campo profughi di Nuseirat. Si tratta del quindicesimo giorno di raid da parte delle Forze di difesa israeliane sulla Striscia di Gaza, nel corso dell’operazione Margine protettivo, lanciata per tentare di fermare i continui lanci di razzi da parte di Hamas.
Hamas da Gaza ha risposto ad Israele, lanciando un nuovo attacco verso la città di Ashdod, a sud di Tel Aviv. Sette dei razzi palestinesi sono stati intercettati dai sistema di difesa Iron Dome. Un razzo invece, ha aggiunto la radio militare, è esploso nel cortile di una scuola, provocando seri danni. Fonti israeliane hanno riferito che dalla Striscia, solo nella giornata di ieri, sono partiti 130 razzi verso Israele.
Nel giro di poche ore, intanto, i rioni di Sheikh Zayed e Tel Zaatar, sottoposti nella notte e nelle prime ore del mattino a intensi bombardamenti israeliani, si sono svuotati, come hanno riferito i testimoni sul posto, mentre i combattimenti si avvicinano al campo profughi di Jabalya, dove abitano 70 mila persone. Nel frattempo l’Unrwa ha annunciato di non poter più sfamare le decine di migliaia di persone accolte in questi giorni nelle proprie strutture nella Striscia.
Oggi al Cairo si terrà un vertice tra il segretario di Stato americano John Kerry, il segretario delle Nazioni unite Ban ki Moon e il presidente egiziano Sisi. Kerry ha prolunga di un giorno la sua visita Al Cairo, cominciata ieri sera. Il segretario di Stato americano sarebbe dovuto ripartire stamattina dopo una conferenza stampa, che invece è stata posticipata a domani. Gli Stati Uniti sono preoccupati per il crescente numero di vittime palestinesi. Barack Obama ha sottolineato di non volere “più vedere civili uccisi”, per questo ha chiesto l’immediata conclusione delle ostilità: “John Kerry, premerà – ha affermato Obama – per un cessate il fuoco immediato”. Obama ha comunque ribadito il diritto di Israele a difendersi.
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