Sgombero di Zam

 

20130531-172951Questa mattina lo Zam è stato sgomberato a Milano, con scene simili a quelle che ci hanno accompagnato per anni: grande dispiegamento di forza pubblica, manganelli, compagne e compagni feriti e contusi.

Il tavolo istituito recentemente tra Comune, centri sociali e associazionismo attivo sul territorio metropolitano, aveva auspicato altri esisti da quello che è stato uno “sgombero annunciato”, facendoci ben sperare in una soluzione, tecnica e politica, condivisa e già ci eravamo espressi: quella secondo noi rimane l’unica strada percorribile, l’unica in grado di contrastare chi si occupa di questi fenomeni guardandoli esclusivamente con le lenti dell’ordine pubblico, o di chi è solito considerare gli spazi sociali come luoghi di “emarginazione” e non di inclusione e coesione, insomma, di solidarietà.

C’è chi parla di perizie, chi scarica le responsabilità, chi fa scelte difficili da difendere, ma non vogliamo parlare di questo ora.

Ora ascolteremo. L’unica cosa che affermiamo, è che tutto questo avrebbe dovuto essere evitato e ciò non è avvenuto. La nostra solidarietà dunque allo Zam è completa, gli siamo vicini ora e, nel futuro, lo speriamo vivamente, quando questo problema sarà risolto attorno a un tavolo, con la discussione e il confronto, come si pensava dovesse essere fino a pochi giorni fa.

Il processo di soluzione è possibile, a nostro avviso, in virtù di un percorso già concretamente attivato anche col primo censimento delle aree dismesse pubbliche e private di Milano (intesa come premessa di una rinnovata lotta all’abbandono) e con la delibera, unica in Italia, che ne privilegia e valorizza la destinazione a uso sociale e collettivo, anche in presenza di privati assenteisti.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *