Val Susa, la repressione continua: provvedimenti della magistratura a Torino e a Milano. Aggiornamenti e video.
Le mobilitazioni in Val Susa non accennano a diminuire per numero e intensità e la magistratura, solerte e imparziale come sempre, non tarda a farsi sentire.
In seguito alle recenti mobilitazioni, momenti significativi di un programma estivo d’iniziative no Tav in Val di Susa ricco e particolarmente lungo, la magistratura torinese ha deciso di notificare altri obblighi restrittivi a diversi militanti, in Valle, a Torino e a Milano.
(ascolta l’intervento di Gianluca di Infoaut su Radio Onda d’Urto: http://www.radiondadurto.org/w
Tra le persone colpite da questi provvedimenti ci sono anche alcuni degli arrestati del 26 Gennaio (http://www.notav.info/post/altri-obblighi-notificati-ai-notav/); complessivamente i provvedimenti riguardano 12 persone, delle quali 11 piemontesi e un compagno di Milano, Teo del Collettivo Lambretta a cui è stato notificato un divieto di dimora nel Comune di Chiomonte.
I reati su cui si basano i provvedimenti sono la resistenza a pubblico ufficiale e le lesioni aggravate in concorso con altri e riguardano la manifestazione dell’8 dicembre 2011 in Valle.
(guarda il video della giornata: http://www.youtube.com/watch?v
Ovviamente, anche se ai più tutto ciò apparirà scontato, questi provvedimenti confermano quanto detto più volte sino a questo momento, ovvero come le mobilitazioni in Val Susa rappresentino, per la loro radicalità e la dimensione trasversale e di massa che le caratterizza, un pericolo per il potere costituito che ne teme l’estensione e riproducibilità e per questo motivo si accanisce in ogni modo e con ogni pretesto per cercare di sopirne potenzialità ed efficacia.
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