8 Marzo 2023 – Sciopero globale transfemminista. Siamo ovunque

8 MARZO, CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE E DI GENERE
* TUTTO IL GIORNO: SCIOPERO PRODUTTIVO E RIPRODUTTIVO
* h.9.30: CORTEO STUDENTESCO E DELLO SCIOPERO @ L.GO CAIROLI
* h.18.30: MANIFESTAZIONE CITTADINA @ PIAZZA DUCA D’AOSTA
…SIAMO OVUNQUE!

Per informazioni e adesioni: nonunadimenomilano@gmail.com
Nella bacheca dell’evento locandine, volantini e materiali da scaricare e diffondere.

1) Le nostre vite contano. Liber* dalla violenza.
Ci uccidono in continuazione.
Basta femminicidi. Dall’inizio dell’anno sono già state ammazzate cinque donne per mano di un uomo, marito, convivente, partner o ex, l’assassino ha le chiavi di casa!
Basta stupri, violenze, molestie. In casa e per strada. Non possiamo più sopportare di essere trattate come oggetti, obbligate a rapporti sessuali che non vogliamo, con chi non vogliamo, quando non vogliamo. Non tolleriamo più lo sguardo bavoso del capo, il ricatto per il posto di lavoro o per il permesso di soggiorno, chi si “appoggia” sui mezzi di trasporto, i fischi mentre torniamo a casa. Basta lesbicidi, transicidi, basta con ogni forma di violenza omo-lesbo-bi-transfobica: vogliamo amarci liberamente! Basta avere paura per chi siamo, per chi amiamo, per cosa desideriamo. Non ne possiamo più di non essere credute, di essere vittimizzate una seconda volta e colpevolizzate, in una questura, in un tribunale, sulle pagine dei giornali,
Basta bambinə sottrattə dopo le denunce delle madri per proteggerli. Fuori dai tribunali la PAS (Sindrome di alienazione parentale, smentita dalla scienza è dichiarata non legittima dalla Corte di Cassazione; eppure, ancora applicata per togliere la potestà genitoriale alle madri) e basta alla bigenitorialità forzata anche in caso di violenza.Vogliamo il potenziamento dei centri antiviolenza e formazione obbligatoria di tutti gli operatori pubblici implicati nella gestione dei casi di violenza.

2) Basta violenza economica: reddito e casa per tuttə.
Basta guadagnare meno di un uomo in uguale posizione, basta firmare dimissioni in bianco, lavorare senza tutele, basta concentrare sulle nostre spalle la maggior parte del lavoro di cura. Basta essere costrette a vivere con i nostri aguzzini, gli affitti di questa città sono insostenibili. Noi siamo essenziali, il nostro lavoro lo è. Vogliamo un reddito di autodeterminazione contro la violenza economica e un reddito universale per una vita degna. Basta continuare a costruire case di ultra-lusso per far arricchire i palazzinari, vogliamo un tetto per tuttə, affitti e bollette calmierate, case protette per chi deve uscire da una relazione violenta. Vogliamo anche poterci muovere gratuitamente e liberamente in città perché anche questo è un diritto! Stanno inoltre facendo passare l’idea che la povertà sia colpa del singolo individuo, quando così non è: rifiutiamo la guerra a chi è pover@!

3) Aborto libero, sicuro e gratuito, per il diritto alla salute.
Basta attacchi ai nostri corpi e ai nostri diritti: l’aborto è un diritto e non accettiamo che nessuno lo tocchi, in particolare un governo che aumenta il carovita, taglia ogni sostegno al reddito e riduce la spesa per la sanità, abbandona migranti in mare o nel gelo e poi parla di difesa della vita presentando ben due diversi disegni di legge antiabortisti. La vita la difendiamo noi, difendendo il diritto ad una vita degna e la libertà di scelta. Vogliamo aborto libero, contraccezione gratuita in tutte le regioni e la piena applicazione del diritto alla salute per tuttə.

4) Per una scuola libera e transfemminista.
Basta attacchi alla scuola, perché l’istruzione è la miglior forma di prevenzione della violenza e la base per la propria autonomia e la possibilità di scegliere per la propria vita. Le nuove generazioni crescono meticce e queer, non è possibile escludere l’educazione sessuale dalla scuola, siamo indietro anni luce, si pensa solo a sfruttare lə studentə in alternanza fino alla morte: vogliamo una scuola pubblica, laica, libera e transfemminista, Vogliamo un’educazione al consenso e al piacere, il nostro.
5) StopWar: contro la guerra a corpi, popoli e territori
Basta fare guerre nel mondo, per far arricchire le industrie di armi e le lobby della ricostruzione, per vedere gli imperi del mondo disputarsi il controllo del Pianeta, per decidere chi dovrà consumarne più risorse portando la Terra e migliaia di specie all’estinzione, massacrando e stuprando i popoli. L’8 marzo è sciopero globale, la nostra arma è la sorellanza oltre ogni confine.

Non Una Di Meno Milano

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *