Gaza Freestyle Festival 2017 – Here we are!
Il Gaza freestylefestival è pronto.
Saremmo dovuti partire a fine Aprile per Gaza, ma l’uccisione di uno dei più importanti leader di Hamas e le tensioni seguenti ci avevano impedito di entrare nella striscia portando il nostro progetto.
A tre mesi di distanza la situazione nei territori occupati e nelle case di Gaza è peggiorata notevolmente. Ma abbiamo ottenuto la possibilità di entrare.
Nel frattempo la decisione dell’esercito israeliano di bloccare l’ingresso alla spianata delle moschee a tutti i palestinesi uomini con meno di 50 anni, e i successivi attacchi durante le manifestazioni di protesta, hanno alzato la tensione in tutto il paese. Già provato, com’è noto, in Cisgiordania, da continue prevaricazioni da parte di esercito e coloni.
A Gaza invece il recente, ulteriore taglio alle ore garantite di elettricità – soltanto due, oggi – ha prostrato ancora di più, se era possibile, la quotidianità di una popolazione che vive all’interno di una delle più gravi violazioni permanenti dei diritti umani nel mondo.
Perché Gaza, come sappiamo, è una prigione, una prigione a cielo aperto in cui sono intrappolate le speranze di due milioni di persone. Di ragazzi, famiglie, bambini, a cui adesso mancano non solo le possibilità che hanno i loro coetanei di muoversi, ma anche medicinali, materiali per ricostruire le case, acqua pulita.
Le divisioni interne ai partiti Palestinesi poi aggiungono motivi di destabilizzazione, e così norme e regole per l’accesso a Gaza si fanno di mese in mese più complesse.
Per questo saremo in 14 anziché in 37, ad andare nella striscia.
La nostra partenza arriva in un momento delicato per il popolo palestinese, e per tutto il medio oriente, dove la sconfitta sul campo dello Stato Islamico in Siria e in Iraq si prepara a condizionare in modo decisivo gli equilibri dei paesi dell’area, dal Libano all’Arabia Saudita, all’Egitto.
In questo contesto, anche le alleanze internazionali e gli interessi sulla zona mutano velocemente ed è difficile prevedere quale sarà, per Gaza, e la Palestina, il futuro prossimo.
È allora il momento di andare, subito.
Noi siamo motivati, carichi dell’energia che a Gaza serve per portarla nei termini di uno scambio, di un incontro, di un festival che serva a innescare della gioia oltre le sbarre. Avremo con noi circa 40 skate, medicinali e vestiti.
Supereremo il valico di Herez il 23 agosto per il progetto, che prevede di produrre insieme una canzone, costruire delle rampe e organizzare laboratori di auto-formazione nella Casa della donne di Gaza.
Il 1 Settembre concluderemo con il festival di Freestyle al porto di Gaza city.
Ci sarà una rampa fissa costruita insieme ai ragazzi, un palco per suonare dove si esibiranno tutte le crew coinvolte nel progetto, da Nord a Sud della striscia, e giochi in spiaggia per tutti e tutte (bambine, ragazze, adulti)
Vi salutiamo chiedendovi allora di sostenerci. Il 23 Agosto saremo a Gaza.
Manderemo informazioni tramite il nostro sito:
https://milanoinmovimento.com/
Abbiamo una pagine Fb che sarà in costante aggiornamento:
https://www.facebook.com/GazaFREEstyleFestival/
Ricordatevi che basta anche solo ricondividere gli articoli per dare una mano.
Stay tuned!
GazaFreestyleFestival 2017
Centro italiano di scambio culturale VIK
Csoa Lambretta
Avoid Design
Tag:
Gaza FREEstyle Festival israele occupazione Palestina solidarietà