La salute non ha prezzo. Espropriare i brevetti subito!

“Vogliamo che la Commissione europea rilevi il brevetto sui vaccini di Pfizer e Astrazeneca per affidare la produzione dei vaccini ad altre imprese per esigenze di salute pubblica e che siano sospesi tutti i diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, come richiesto da India e Sudafrica con altre 100 nazioni del mondo. Quello che sta accadendo sui vaccini è la dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della violenza che viene esercitata in nome della accumulazione del profitto privato e dell’incompatibilità del neoliberismo con la vita”.

E’ il contenuto dell’azione inscenata oggi dal Collettivo Zam davanti alla sede della Pfeizer di Milano, azione che si unisce ad una protesta sempre più larga e diffusa verso le scelte della Commissione europea e della gran parte dei governi europei nel rapporto con le imprese e con le multinazionali. Scelte orientate da una matrice ideologica e politica ben precisa, quella del neoliberismo.

Per far fronte al Covid, il settore pubblico di USA, Commissione europea, Giappone e Corea del Sud ha investito negli ultimi 11 mesi  complessivamente 93 miliardi di dollari, di cui il 95% destinato ai vaccini e il 5% a farmaci e mezzi diagnostici (dati Fondazione kENUP).

“Il denaro che la Commissione europea ha investito nella produzione dei vaccini è ricavato dalle nostre tasse, quindi dal nostro lavoro. Lo stesso lavoro che è l’unico motivo per cui ci è consentito allentare le norme di distanziamento fisico, condividere spazi, prendere mezzi pubblici, stare insieme. Possiamo rischiare di contagiarci ma solo per produrre e solo per sostenere la stessa economia che ci priva poi dei mezzi curarci: è questo che vuole chi ci governa?”.

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