Milano, 10.000 in corteo per Dax

Se il momento del ricordo di giovedì sera in via Brioschi aveva portato in piazza 2.000 persone il corteo nazionale antifascista di ieri in occasione del ventesimo anniversario dell’omicidio di Davide “Dax” Cesare e del massacro poliziesco all’ospedale San Paolo ne ha viste scendere in piazza cinque volte tanto: 10.000. In mezzo, nella giornata di venerdì, c’era stata l’occupazione di uno spazio in via Oropa 4, in zona via Padova, denominato Area 161.

Il corteo del ventennale si è svolto, a differenza di quello del decennale, in zona Nord. Un’area pesantemente trasformata, negli ultimi anni, da un imponente processo di gentrificazione che, dopo la nascita di NoLo ha iniziato a coinvolgere le aree limitrofe diventando un po’ il paradigma della dinamica che ha colpito la metropoli soprattutto nel post-Expo: un grande eventificio con un aumento vertiginoso del prezzo degli immobili e del costo della vita sempre più inaffrontabile per le fasce più povere della popolazione cui si affianca, in parallelo, lo stato d’abbandono dell’edilizia pubblica e di svuotamento del welfare.

La manifestazione si è concentrata in piazzale Loreto alle 14,30. Una piazza di cui non si può nascondere il peso simbolico nella storia dell’antifascismo milanese sia per la fucilazione dei 15 antifascisti il 10 agosto 1944 che per la fine che vi ha trovato Benito Mussolini dopo vent’anni di dittatura e cinque di guerra rovinosa.

Ci è voluta circa un’ora perché il il serpentone umano si strutturasse lungo via Costa procedendo poi verso piazza Durante e via Leoncavallo nel quartiere Casoretto. Presenti diversi spezzoni tematici, tutti molto popolati, come quello studentesco, quello per il diritto all’abitare, quello di antifascismo e mutualismo, quello transfemminista, quello dedicato allo sport popolare (caratterizzato da cori incessanti e rullo di tamburi continuo) e quello anticarcerario.

Neanche il passaggio al Casoretto è stato casuale poiché proprio il 18 marzo, nel 1978, avveniva l’omicidio sotto i colpi del piombo fascista di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, due attivisti del centro sociale Leoncavallo (all’epoca e fino al 1994 situato nell’omonima via del quartiere) dei quali ieri si celebrava la memoria con l’annuale presidio in via Mancinelli dove furono uccisi.

Il corteo si è poi spostato su via Padova mentre avvenivano diversi sanzionamenti di banche e agenzie immobiliari e sui muri comparivano diversi murales e molte scritte inneggianti alla figura di Dax. Lungo l’asse di via Padova migliaia di antifascisti e antifasciste hanno percorso alcune strade caratterizzate dalla presenza di occupazioni abitative come via Estrele. Qui, gli abitanti, non hanno dato nessun segnale di paura o disagio per il passaggio del corteo assiepandosi sui marciapiedi, salutando dalle finestre e lasciando regolarmente aperte tutte le attività commerciali presenti lungo la via.

Con il calare della sera il corteo si è lentamente avvicinato per poi raggiungere l’Area 161 dove era prevista una serata musicale. Qui, in due momenti, l’ingente apparato poliziesco messo in piedi dalla Questura (presente ancora una volta il fantomatico elicottero) si è avvicinato un po’ troppo ai manifestanti senza creare però particolari tensioni.

Per oggi è prevista la giornata dedicata allo sport.

P.S. Piccola nota di colore in chiusura. Questa mattina la cronaca milanese dei due più “grandi” giornali italiani apre con titolo di senso opposto. Con la stampa siamo ormai abituati a tutto, ma verrebbe da dire…almeno mettetevi d’accordo!

* foto di Barbara Raimondi, Tommaso Gola e Luciano Muhlbauer

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *