Milano, a qualcuno non piacciono i fascisti

Domenica 4 dicembre le antifasciste e gli antifascisti di Milano sono scesi in piazza per manifestare contro il raduno di estrema destra organizzato da Lealtà Azione in una piazza centrale di Milano.


Il corteo antifa è partito da piazza Fontana, a pochi giorni dall’anniversario che ricorda l’attentato di matrice fascista che il 12 dicembre 1969 uccise 17 persone.
Assieme alla comunità curda, alla comunità iraniana, a Non Una Di Meno Milano e a diverse realtà sociali, i/le manifestanti hanno attraversato il centro di Milano cantando slogan e cori.
Come riportato dal comunicato di Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale, promotrice della manifestazione: “Non vogliamo nessuno spazio per razzisti, omofobi, machisti, squadristi, amici delle grandi imprese e dei dittatori di ogni paese, senza distinzione di guerra”
Ed è con questo spirito che la manifestazione antifascista ha raggiunto largo Cairoli, a pochi passi da piazzale Cadorna dove Lealtà Azione ha mascherato una manifestazione identitaria in una fiaccolata per la pace; tricolore, fiaccole e inno di Mameli per aprire la loro manifestazione, iniziata alle 16. In strada i leader più noti dei movimenti di estrema-destra: da Stefano Del Miglio a Simone Di Stefano, fino a Duilio Canu.
La manifestazione antifascista, una volta arrivata in Cairoli, ha provato a raggiungere la piazza inzozzata dall’estrema-destra ma la Polizia si è schierata per impedire il passaggio de/le militanti.
A protezione di poco meno di 200 fascisti, la Polizia ha deciso di caricare gli/le antifasciste, e, a quanto si apprende da fonti della stampa mainstream un dirigente è rimasto ferito.

Non potendo raggiungere la manifestazione di Lealtà Azione situata a pochi passi ma protetta da mezzi e corpi di Polizia, gli/le antifasciste hanno arretrato lanciando fuochi di artificio in aria, e si è riunita alla manifestazione.

In questo dicembre, dove il centro di Milano è saturo di turisti e cacciatori di regali rintontiti dal consumismo, le vie della nostra città devono ricordare: il fascismo in qualsiasi sua forma e sfumatura non ha spazio né sarà mai giustificato. Neanche oggi, nel 2022, che il governo italiano è guidato dell’erede del partito di Giorgio Almirante, fondato dai seguaci di Mussolini.

Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, è e rimarrà una città antifascista.

Foto di copertina: ElenaD

Qui sotto le considerazione sulla giornata di Luciano Muhlbauer e Valter Boscarello e il videoracconto della giornata:


 


 

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