Milano: assaltato il CPR di via Corelli

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Sono passate ormai 24 ore dall’annuncio della morte di un 32enne di origine bengalese nel CPR di Torino. Come sempre accade quando si tratta di CPT, CIE e CPR, le informazioni arrivano in maniera confusa, a distanza di un giorno si sa ancora poco di come siano davvero andate le cose. Secondo le maggiori testate giornalistiche sarebbe morto di “cause naturali”, durante l’isolamento, dopo che gli sono state rifiutate le cure mediche richieste…

In seguito a questi fatti nel CPR di Torino scoppia una rivolta, le Forze dell’Ordine sparano lacrimogeni sui detenuti e i solidali accorsi fuori dalla struttura vengono caricati e fatti disperdere dalla Polizia.

A Milano ieri notte un gruppo di persone in seguito ai fatti di Torino è andato fuori dal futuro CPR di via Corelli per esprimere un concetto molto semplice: i lager di Stato non devono esistere, i CPR bruceranno ancora.

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Una risposta a “Milano: assaltato il CPR di via Corelli”

  1. Checaio ha detto:

    Assolutamente e sempre rivolta in difesa del sociale e contro il potere fascista.

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