Nuova occupazione a Lambrate

Ore 18,00: musica e aperitivo TUTTI INVITATI!!

Ore 15:30: la prima palazzina è aperta, i lavori e le pulizie generali sono iniziate…e ce n’è da fare!! Tutti con le maniche rimboccate!!

Ore 15:00: i ragazzi e le ragazze di Lambrate entrano nelle palazzine di via Apollodoro

*foto di Anna Pellizzone e Andrea Parapini

ECCO IL COMUNICATO DEGLI OCCUPANTI:

Milano, 21 aprile 2012

Oggi pomeriggio abbiamo occupato in zona Lambrate tre piccole palazzine di proprietà dell’Aler.

Abbiamo deciso di riappropriarci della possibilità di abitare uno spazio di edilizia pubblica per denunciare la mafiosa gestione di questo settore nel capoluogo lombardo.

Non è più un segreto che a Milano esistano oltre 2 mila appartamenti vuoti, sfitti da decenni, sigillati da lamiere in metallo o da muri di mattoni per impedirne di fatto l’abitazione.

Questo è lo scandalo che danneggia la vivibilità dei milanesi negli ultimi 20 anni.

Il mercato immobiliare è una vera e propria giungla dove precari, studenti e migranti cercano di orientarsi per sopravvivere.
La storia è semplice: per diversi anni, circa 15, tutte le amministrazioni e i consigli direttivi dell’ Aler hanno chiuso le liste di assegnazione.

Circa 20 mila famiglie e altrettanti singoli, che avrebbero i requisiti idonei all’assegnazione, sono ancora senza un tetto fisso sulla testa e tutto per favorire il mercato immobiliare privato e la speculazione edilizia, come l’ ultimo caso dell’Aler insegna.

Ma non solo! Milano è stata per anni derubata dei suoi spazi di aggregazione.
Dapprima sono stati innalzati cancelli intorno ai parchi, poi sgomberati spazi sociali e addirittura minacciati gli arci, fino ad arrivare ad una situazione in cui vedere gli amici e le amiche equivaleva a pagare una birra 6 euro o un cocktail 10, in quanto gli unici luoghi permessi erano diventati i costosissimi locali.

Vogliamo opporci ad una dinamica che parla di business invece di parlare di socialità e sicurezza vera. Per questo le tre palazzine prevedono un ambito dedito al sociale: Perché vogliamo produrre cultura e condivisione di esperienze, perché vogliamo offrire un rifugio per chi ha voglia di respirare un’aria diversa dal grigiore a cui ci hanno costretti.

Abbiamo trovato lo spazio di via Apollodoro pieno di siringhe. Mentre c’è chi vive sotto i ponti e chi non si può sentire sicuro o sicura finché le strade rimarranno deserte, sono migliaia gli spazi pubblici lasciati all’abbandono, al degrado più totale. Noi bonificheremo quest’ area per renderla aperta, libera ed accessibile a tutte le persone che ne hanno bisogno.

Noi siamo studenti, e lavoratori precari: dopo diversi mesi di percorso collettivo abbiamo deciso di occupare questo posto per far nascere una casa dove abitare e uno spazio sociale dove incontrarsi, fare cultura e scambiarsi idee.

Lo spazio occupato di via Apollodoro è uno spazio antifascista dedicato a Fausto e Iaio.

Insieme alla mamma di Fausto ed alla sorella abbiamo deposto una targa in loro memoria, per ricordare che la loro lotta per un mondo migliore è la nostra lotta, soprattutto oggi che ci stanno di fatto privando di tutto.
Sarà nostra premura creare una biblioteca che ospiterà un archivio storico su quella drammatica vicenda, avvenuta proprio nel nostro quartiere.

Desideriamo che questo posto sia una finestra aperta per Lambrate, una porta da cui gli abitanti del quartiere, e non solo, possano entrare e portare le loro specificità ed esperienze nel rispetto
dell’ antisessismo, dell’antirazzismo e dell’antifascismo.

Vogliamo diventare una risorsa per il quartiere, un luogo che aiuti Lambrate ad essere zona preziosa per la crescita culturale e sociale della città.

Siamo tutti e tutte persone che sanno bene cosa significhi non poter avere la possibilità di vivere in maniera stabile e di avere spazi per scambiare conoscenze, mostrare abilità, far vivere valori.

Abbiamo moltissimi progetti da avviare e lavoreremo fin da subito per realizzarli concretamente: laboratori, presentazione di libri, mostre fotografiche…tutte iniziative che prepareremo, ma che avranno senso solo se ci saranno persone a cui presentarle.

Per tale ragione, questo comunicato è principalmente un invito: venite a trovarci, costruite insieme a noi questo ambizioso ma concreto progetto di far rivivere Lambrate e rendergli merito di essere da sempre una zona dagli alti principi e valori.

Siete i benvenuti e le benvenute, tutti e tutte, di qualsiasi età, sesso, genere, etnia, Credo…chiunque voglia realizzare questo reale sogno, o chiunque abbia un valido contributo, un proprio progetto, ma anche il semplice bisogno di agire in uno spazio comune e libero sarà dei nostri e delle nostre.

Gli e le occupanti di via Apollodoro.

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2 risposte a “Nuova occupazione a Lambrate”

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