Quando la lotta è davvero di tutti. Riflessioni sul corteo No Muos del 9 Agosto 2014
Sabato 9 Agosto a Niscemi – Contrada Ulmo – si è svolto il corteo No Muos, chiamato ad un anno esatto dalla prima irruzione all’interno della base americana.
Il concentramento è avvenuto presso il presidio permanente del comitato, che dal 5 Agosto si è trasformato in un campeggio aperto e fino al 12 ospiterà iniziative, assemblee e dibattiti.
Intorno alle 15.30 un corteo decisamente numeroso è partito in direzione della base per portare sostegno e solidarietà ai sette coraggiosi compagni che dal 6 Agosto sono accampati con imbracature e amache su tre delle antenne yenkee. Ciò che ci ha colpito partecipando al corteo è stata prima di tutto la varietà delle componenti: varietà tanto politica (erano presenti militanti, associazioni, partii, singoli cittadini…) quanto sociale (studenti, professionisti, lavoratori, pensionati…).
A fronte di tutte queste diversità, al momento di sfondare le reti e respingere le pressioni della polizia, la determinazione è stata tanta e di tutti (un particolare riconoscimento alle agguerritissime Mamme No Muos).
Un altro fattore degno di nota è rappresentato da quanto questa lotta sia sentita non soltanto a livello locale (secondo la logica del “not in my back yard”) e regionale, ma abbia un respiro anche nazionale, come confermato dalle presenza alla manifestazione di sabato.
Andando poi oltre all’effettiva presenza in corteo, va segnalato il forte sostegno data ai manifestanti da parte della popolazione (noi stessi, nel nostro percorso verso Niscemi e ritorno, siamo stati ovunque supportati e accolti con grande amicizia).
Infine, ci sembra importante sottolineare la consapevolezza comune di stare combattendo per una causa che non si limita alla – seppur fondamentale e degna di ogni riconoscimento – lotta locale, ma riconosce le ripercussioni globali di un progetto militarista e di controllo.
DALLA SICILIA ALLA PALESTINA UN SOLO GRIDO: AMERICA ASSASSINA!
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