Vogliamo un tetto sopra la testa! – Le Tende in Piazza sull’occupazione dell’ex Cinema Splendor

Ieri dopo una conferenza stampa in piazza Leonardo Da Vinci dove il movimento è partito a maggio studentesse e studenti si sono mossi in corteo occupando l’ex cinema Splendor di viale Gran Sasso 50 abbandonato da 16 anni. Di fronte alla politica istituzionale col suo profluvio di chiacchiere inconcludenti e il suo vuoto di azioni concrete si è deciso di muoversi direttamente. Nel pomeriggio la nuova occupazione ha ospitato l’assemblea nazionale convocata dalle Tende in Piazza e successivamente attivisti e attiviste si sono divisi in tavoli di lavoro.
Già a giugno era stato occupato simbolicamente lo Studentato di viale Romagna chiuso da mesi per fantomatici lavori di ristrutturazione.
La questione del caro affitti, che coinvolge non solo le fasce studentesche e che a Milano è particolarmente pesante, torna così in prima pagina.
Vediamo cosa farà una politica abituata ad allargare le braccia impotente e a ripetere il nauseante ritornello: “È il mercato che funziona così!”.

Questo il comunicato sull’occupazione di ieri

Siamo studentesse e studenti che dal 2 maggio protestano in piazza Leonardo da Vinci contro il caro affitti e si confrontano sui problemi che riguardano l’abitare a Milano. Abbiamo organizzato un’assemblea nazionale per confrontarci con le altre realtà che si occupano del tema del diritto all’abitare.
Il problema dell’inaccessibilità delle città non è un problema unicamente milanese, in questi mesi il Governo non ha mostrato alcun interesse concreto per i nostri bisogni, ci hanno bombardato solo di falsi e roboanti annunci sui giornali o di iniziative di facciata. Il tipo di città che stanno andando a costruire è escludente ed esclusiva, ed alimenta ancora di più il divario sociale che esiste tra ricchi e poveri, non solo in questa città, ma in tutto il paese.

I momenti di discussione verteranno intorno a tre tematiche principali; che sono l’università, gli spazi e comunità alternative fuori dalle logiche di profitto, i processi di gentrificazione e turistificazione.
Vogliamo costruire insieme un’alternativa alla violenza che ogni giorno subisce chi è costretto ad abbandonare la città in cui studia perché non può permetterselo, chi rimane escluso dalle residenze universitarie pubbliche, chi aspetta anni le liste d’attesa per entrare in un alloggio popolare mentre milioni di appartamenti rimangono vuoti, chi con uno stipendio medio e una famiglia a carico si è vistə raddoppiare l’affitto perché ‘’il mercato va così’’, chi sta rimandando il proprio futuro perché prima di avere uno stipendio adeguato “devi fare esperienza”, chi è stato sgomberato e non ha un’alternativa dove stare.

A giugno, aprendo la Casa dello Studente, abbiamo mostrato la presenza di uno studentato pubblico chiuso da un’anno con lavori fermi che avrebbe potuto ospitare 336 studentesse e studenti.
Oggi, in occasione dell’ assemblea nazionale, abbiamo deciso di mostrarvi un altro spazio in disuso dal 2007, per rimarcare la questione che gli spazi da riconvertire ad uso della comunità esistono: spazi vuoti che potrebbero essere utilizzati come centri
aggregativi sociali, luoghi culturali per bambini, giovani e adulti, come residenze pubbliche e molto altro.
Noi abbiamo il coraggio di immaginare delle Città diverse dal modello attuale e vogliamo mostrarvi che si può realizzare.

Lo “Splendor” è un cinema abbandonato, esempio di un ampio spazio che è stato tolto al quartiere e che potrebbe essere riconvertito ad uso della comunità. Uno spazio abbandonato a cui vogliamo dare un nuovo significato, attraverso idee condivise, discusse e combattute.
Quando parliamo di “spazi alternativi”, che siano abitativi o sociali, facciamo riferimento a questo: alla riappropriazione di luoghi estranei a logiche di profitto, dove si creano rapporti autentici e coesi che nelle nostre città si stanno sempre più
estinguendo. La grave emergenza abitativa è la punta dell’iceberg di una società che ha lasciato da parte i suoi cittadini per mettere al centro il profitto.
Ad oggi questi spazi sono praticamente inesistenti, per questo abbiamo deciso di partire costruendone uno noi.

Vogliamo ridare alle studentesse e agli studenti spazi per poter vivere, studiare comodamente, rilassarsi nei momenti di pausa, creare socialità senza profitto, costruire una socialità che non viva schiacciata da dinamiche performative e soprattutto sentirsi parte di un tessuto sociale e di cittadinanza attiva. È fondamentale riconoscere l’importanza di questi spazi che non finalizzati unicamente di svuotarci il portafoglio ma garantiscano il nostro diritto a vivere la Città.
Nel nostro desiderio di promuovere un senso di comunità più forte nel quartiere, vogliamo creare uno spazio inclusivo e accogliente in cui le diverse generazioni che abitano questa zona possano condividere esperienze, conoscenze e storie di vita.
Vogliamo offrire a tutti i residenti un luogo dove possano incontrarsi, dialogare e apprendere gli uni dagli altri.

E’ dagli inizi di maggio che siamo in Piazza per protestare contro il caro affitti ed il caro vita, ora pretendiamo un tetto sopra la testa!

Le Tende in Piazza

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