“…se non la posso ballare allora no, non è rivolta…”

1238773_170153529842969_918436290_nC’era una volta uno spazio sociale, c’è ancora.
C’era una volta Lo Stato Sociale, c’è ancora.

“…Sono POP, sono cool,
Sono come tu mi vuoi…”

Sono tanti, tantissimi i gruppi musicali che sono nati, passati, entrati negli spazi sociali, dalla loro invenzione fino ad oggi.
Molti, moltissimi, si sono dimenticati le sale concerto raffazzonate e fredde, magari occupate -sempre autogestite- in cui hanno avuto i propri natali, in cui hanno avuto la possibilità di esprimersi senza doversi adattare ai direttori artistici, in cui potevano esprimersi liberamente tirando su anche, perché no, qualche soldo da una professione remunerativa quasi sempre (e quasi solo) per case discografiche internazionali e artisti commerciali.
Poi ci sono quelli che non si scordano gli amici.

“…Non ti amo però, forse ti cercherò, quando avrò bisogno di una scatola…”

Due anni fa, a Dicembre, abbiamo ospitato una band bolognese molto promettente.

In tanti già la conoscevano grazie a internet e ai festival estivi, certamente non erano noti come oggi, avevano meno dischi e meno tour alle spalle.
Ma erano già bellissimi, divertenti, simpatici, sinceramente contrari a tutto quell’ammasso di cazzate che ci vengono propinate ogni giorno dai giornali, dai politici, dai coetanei sui social network, dal senso comune.

“…ho preso un treno per venire da te
l’ho preso sette mesi fa sai
a Maggio devo andare lontano
e il pericolo corre lungo i binari…”

Il primo concerto con loro a ZAM, quando ancora aveva sede in via Olgiati 12.
300 ingressi veri, la sala piena pur essendo un giorno stranissimo, ultimo sabato del 2012, sotto Capodanno
Il secondo, sempre in via Olgiati, un venerdì pomeriggio di Aprile, il doppio degli ingressi, un successo!
Un altro live all’interno del nostro spazio, quando ZAM si spostò in via Santa Croce, il 5 Settembre 2013, il concerto più grande nella giovane storia del nostro centro sociale, 1.200 persone, il cortile che esplodeva, bella musica e bella gente in pieno centro, a due passi dal Duomo.
Il concerto era ricco, tutti gli artisti dell’etichetta bolognese Garrincha: l’Orso, l’Officina della Camomilla, Chewingum e tanti altri.

“…Sono così indie che mi piace andare a ballare, sono così indie, sempre nella lista di chi suona!…”

E per non farsi mancare nulla, quando passavano a Milano per date in locali “ufficiali” qualcuno con una maglietta da noi riconoscibile si è sempre fatto vedere. Troppo belli e troppo cari per non aver voglia di rivederli, se non addirittura, per montargli il concerto!

“…ma tutti che fanno davvero le cose
nessuno che le spiega.
Più canzoni
meno rompicoglioni…”

Giovedi 6 Novembre, all’Alcatraz, dopo l’intervento sulla morte di Stato di Stefano Cucchi, chiaro e determinato, davanti ad un pubblico oramai impossibile da contenere in un centro sociale, Lo Stato Sociale ci ha dedicato un pensiero, a noi, ZAM e Lambretta, occupanti per scelta e sgomberati per indolenza, che abbiamo avuto la fortuna di incrociarli qualche anno fa. Parole profonde che ci hanno emozionato e che probabilmente rimarranno impresse nella nostra storia.

“…a chi va tutto bene, sempre tutto bene, sempre solo bene, fanculo…”

Per questo vogliamo ringraziarli.
W ancora e sempre lo Stato Sociale, quello in musica, e quello vero.

“…In due è amore, in tre una festa…”

Il nostro pensiero, i nostri migliori auguri vanno a voi. Continuate così.

“…Non ti amerei, senza macchine che vadano a fuoco!..”

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