La repressione è il nostro vaccino! Valditara contro gli studenti dopo l’occupazione del Severi-Correnti

Mercoledì 14 febbraio alle 14 presidio al Severi-Correnti in via Alberti durante il consiglio che deciderà le sanzioni disciplinari nei confronti di chi è accusato di aver partecipato all’occupazione della scuola in solidarietà col popolo palestinese.

La destra tutta legge e ordine (ma solo per gli altri) come da tradizione sta cogliendo la palla al balzo di un episodio (minore) di cronaca per varare l’ennesimo provvedimento repressivo contro una delle tante categorie invise a Meloni e soci: si parla del mondo studentesco.

Partendo dai presunti 70.000 euro di danni a seguito dell’occupazione del Severi-Correnti a Milano il Ministro Valditara, drammatizzando la situazione, ha deciso di cogliere la palla al balzo e presentarsi in visita alla scuola. Qui, senza paura del ridicolo, ha dichiarato addirittura che si tratterebbe di: “…un’azione militare, di guerriglia. Qui ci sono diversi reati commessi, oltre all’interruzione di pubblico servizio c’è danneggiamento e violenza privata”.

Non contento è andato avanti dicendo: “Stiamo studiando una norma per far sì che chi occupa, se non dimostra di non essere coinvolto nei fatti, risponda civilmente dei danni che sono stati cagionati”. Insomma, contro studenti e studentesse crollano le basi di centinaia di anni di cultura giuridica occidentale per cui è chi accusa che deve dimostrare la colpevolezza di chi è accusato e non l’accusato a dover dimostrare la propria innocenza! E qui salta fuori un altro vizietto caro alla destra italica, quello di essere garantisti, ma solo con gli amici.

Molto più moderate e di buon senso le dichiarazioni della preside della scuola milanese che ha invece dichiarato: “Non facciamo caccia alle streghe né processi”.

Insomma, dopo i ravers, i migranti, gli ecoattivisti, le baby gang…studenti e studentesse vanno ad aggiungersi alla lunghissima lista dei soggetti sociali non graditi al Governo Meloni e che agitano i sonni del suo elettorato incattivito. Di fronte all’incapacità di mettere in campo scelte consistenti che migliorino la vita (soprattutto economica) delle persone la destra si appiglia alla cosa che le riesce meglio: la ricerca costante del capro espiatorio. Se poi si tratta dei giovani ancora meglio!

Per questo studentesse e studenti hanno convocato un presidio di solidarietà il 14 febbraio.

P.S. Per chi volesse approfondire la lunga lista di sparate di Valditara qui due esempi: 1 / 2

 

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