La sentenza per i fatti di Piazza del Popolo del 14 Dicembre 2010
Il 14 Dicembre 2010 un grande corteo sfilava nelle strade di Roma mentre Silvio Berlusconi si comprava (nel vero senso della parola) la fiducia riuscendo a prolungare per un anno l’agonia del suo governo.
In quei giorni il paese era attraversato per la seconda volta in due anni da un grande movimento studentesco che unificava le mobilitazioni delle università e delle scuole superiori. Alla mobilitazione del mondo dei saperi si aggiungeva però una disponibilità a scendere in piazza anche da parte del mondo del lavoro più classicamente inteso.
Da lì il gigantesco corteo del 14 Dicembre che vedeva al suo interno una composizione sociale assai variegata.
Alla notizia della fiducia all’imbarazzante compagine berlusconiana migliaia di persone cercavano di raggiungere i palazzi del potere.
In Piazza del Popolo una giovane generazione precaria resisteva alle cariche delle Forze dell’Ordine intente a garantire il consueto mantenimento dello “status quo”.
La Procura di Roma ha tentato di ridurre quella grande giornata di conflitto sociale a un evento criminoso portando a processo 26 attivisti.
Ieri, nel momento in cui Roma viene travolta dallo scandalo di Mafia Capitale, con la sentenza di primo grado le tesi accusatorie sono state in gran parte smontate.
Non va però dimenticato che cinque imputati sono stati condannati a pene che arrivano fino a 2 anni e 6 mesi nella tipica dinamica dei “pochi che pagano per tutti” già vista in altri casi.
Solidarietà ai condannati!
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