Migranti – Tutte le violazioni del diritto internazionale commesse al confine di Chiasso
Oggi conferenza stampa a Chiasso sulle continue violazioni del diritto internazionale commesse al confine di Chiasso tra Italia e Svizzera.
Nei giorni in cui emergono le ignobili modalità utilizzate dal Ministero dell’Interno per espellere dall’Italia al Sudan 48 migranti fermati a Ventimiglia e il flusso migratorio riprende forza (13.000 persone salavate nel Canale di Sicilia negli ultimi 4 giorni di cui 6.500 ieri) il confine di Como/Chiasso sembra diventato uno dei nuovi epicentri della battaglia di umanità sulla questione rifugiati.
Nella giornata di oggi (31 Agosto) si è svolta a Chiasso una conferenza stampa tenuta dall’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e dall’Associazione svizzera FIRDAUS che hanno denunciato una mole impressionante di violazioni commesse dalle autorità elevetiche e italiane nella gestione del flusso migratorio degli ultimi mesi.
Secondo quanto affermato nella conferenza stampa nei mesi estivi (Luglio e Agosto) sono state respinte dalla Svizzera all’Italia circa 7.000 persone tra le quali ben 600 minori non accompagnati.
Presente all’iniziativa anche Denise Graf, esperta di asilo di Amnesty International Svizzera che ha presentato un comunicato molto duro soprattutto sulla questione dei respingimenti dei minori non accompagnati.
Qui un elenco delle violazioni più gravi del diritto umanitario garantito da codici internazionali come la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e la Convenzione dell’ONU sui Diritti del Fanciullo:
– I migranti respinti dichiarano di non aver avuto alcuna informazione sui propri diritti da parte delle autorità svizzere. In questo modo la possibilità di richiedere asilo politico è stata notevolmente limitata.
– Oltre alla mancanza di informazioni corrette e diffuse, è stata segnalata la quasi totale mancanza di interpreti.
– Molti migranti che avrebbero voluto chiedere asilo in Svizzera non sono stati messi nelle condizioni pratiche per poterlo fare.
– Alle stazioni di frontiera sono stati messi in campo controlli in base a criteri razziali come testimoniato da numerosi articoli. In sostanza venivano controllate e fermate solo le persone di pelle scura.
– Le espulsioni dei minori non accompagnati sono state fatte con leggerezza (per usare un eufemismo) non prendendo in nessuna considerazione l’interesse del minore stesso.
– Nessun atto giuridico è stato consegnato ai migranti al momento dell’espulsione rendendo impossibile qualsiasi forma di ricorso.
La situazione al confine tra Italia e Svizzera è quindi molto delicata.
In vista delle mobilitazione del previste per il prossimo week-end proprio al confine di Como/Chiasso continueremo a monitorare la situazione.
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