No climate justice without human rights! Giornata d’azione per la liberazione dei prigionieri politici egiziani
Ieri attivisti e attiviste di Fridays For Future si sono mobilitati in tutta Italia per chiedere la liberazione dei prigionieri politici egiziani. Mentre la Cop27 si svolge a Sharm e i vari leader politici occidentali (sempre pronti a riempirsi la bocca con frasi altisonanti sui diritti umani, ma a quanto pare a giorni alterni) vanno ad ossequiare e stringere accordi economici col sanguinario regime di Al-Sisi le carceri egiziane scoppiano piene di detenuti politici.
Le azioni messe in campo sono state diversificate e si è passati dal blitz al Museo egizio di Torino ai presidi sotto le rappresentanze diplomatiche egiziane come a Roma e Milano a tanto altro.
Questo il comunicato di Fridays For Future Italia:
Oggi manifestiamo in tutto il mondo per la liberazione dellɜ prigionierɜ in Egitto.
Lanciamo un grido verso la Cop27: no climate justice without human rights.
Mentre si svolge la COP27 a Sharm el-Sheikh decine di migliaia di attivistɜ per il clima e per la democrazia sono incarceratɜ ingiustamente, per volere del regime egiziano di Al-Sisi.
È inaccettabile che una conferenza in cui si decidono le sorti del nostro futuro sia organizzata in un paese che non rispetta i dritti umani e ha messo dietro le sbarre oltre 60.000 attivistɜ.
Siamo di fronte all’ennesima Cop fallimentare, quest’anno dipinta di verde mentre dietro si cela il rosso del sangue dellə attivistə.
Una COP in cui non è possibile organizzare manifestazioni per mettere pressione sui decisori politici.Una Cop in cui sono presenti più lobbisti delle compagnie #fossili che rappresentanti dei paesi più vulnerabili alla crisi climatica.
Una Cop in cui l’Italia si nasconde dietro gli sporchi interessi di ENI nei giacimenti egiziani.
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