Perché occupiamo la nostra scuola! Allende-Custodi Occupato!
– Revoca pdl ‘Aprea’.
– Investimenti pubblici consistenti verso le scuole pubbliche, volti al dignitoso svolgimento delle attività, dei progetti, dei laboratori, delle gite scolastiche, degli sportelli di recupero e di aiuto allo studente. Fondi per progetti pomeridiani anche autogestiti dagli studenti.
– Messa in sicurezza degli edifici e delle strutture scolastiche. Stanziamento di fondi per le infrastrutture, riscaldamento, manutenzione, con controlli regolari delle stesse.
– Retribuzione equa dei docenti, politiche di assunzione a tempo indeterminato di docenti precari. I docenti, parte integrante della scuola e del processo formativo, stanno come le scuole subendo attacchi ai diritti, congelamenti e tagli salariali, o, nel caso dei docenti precari, assurde selezioni e sfruttamento senza precedenti, senza scatti di anzianità e senza la garanzia di un futuro dignitoso.
Obiettivi pratici
– Manifestazione del dissenso. Da diversi anni le politiche dei vari governi hanno costantemente attaccato la scuola, con tagli, ‘riforme’ e ‘razionalizzazione’. Purtroppo constatiamo che il riconoscimento della crisi da parte degli ‘onorevoli’ è avvenuto dopo le varie riforme anti-scolastiche: riteniamo quindi che queste decisioni di risparmio abbiano trovato nel panorama della crisi solo un ulteriore bagaglio retorico, una mera autolegittimazione del vero interesse regnante: profitto a spese altrui. È evidente che gli interessi degli studenti e dei professori non possono essere gli stessi di aziende private, piegate alla logica del profitto ed estranee agli interessi degli abitanti della scuola.
– Autogestione. Rilevata la necessità di risposte efficienti ed incisive nei confronti della politica di austerità, serve una risposta dal basso nei confronti del modello di scuola imposto dall’alto, peraltro da un governo che di tecnico non ha nulla in quanto non eletto. Le ricette di austerità non sono il metodo per far fronte alla situazione del Bel Paese e nemmeno delle scuole. È necessario quindi attualizzare e praticare il modello di scuola che si auspica nelle scuole stesse, vivendo, nel concreto, il miglioramento. Non è inutile ricordare che sono aziende e banche che regolarmente navigano in cattive acque chiedendo ciclicamente fondi pubblici per risollevarsi. Riteniamo che lo stato abbia sufficientemente sovvenzionato questa inettitudine. Che quindi le scuole debbano essere alla mercé di questi soggetti è fuori discussione.
–AltraRiforma. La conoscenza e i contenuti non sono veicolati esclusivamente dai testi scolastici. La formazione deve essere intesa anche come momento di discussione, di dibattito, in quanto condivisone di saperi ed esperienze in un ambito favorevole porta all’elaborazione di una coscienza critica, intelligente, capace di affrontare problemi ed elaborare soluzioni, al contrario della concezione nozionistica del sapere che permette solo una formulazione mnemonica e piatta delle materie, quasi fossero dottrina.
Prossima mobilitazione. Il 5 dicembre scenderemo in piazza per dire no ai processi di privatizzazione della scuola pubblica, alla mercificazione dei saperi e delle nostre vite; contro il pdl aprea che distrugge la democrazia nelle scuole. Vogliamo un futuro che non sia caratterizzato dalla precarietà, e per questo vogliamo un reddito di cittadinanza e un nuovo welfare. Bisogna fermare i tagli all’istruzione e ai servizi pubblici perché altrimenti non c’è possibilità di uscita dalla crisi. Servono scuole sempre aperte che siano luoghi di formazione e conoscenza diffusi; vogliamo la cancellazione del buono scuola affinché in Lombardia il diritto allo studio non sia un finanziamento alle scuole private camuffato ma il vero strumento di accesso alla formazione per tutti.
Facciamo appello a tutti gli studenti e i collettivi di Milano e della Lombardia tutta per un’assemblea questo mercoledì (28 novembre) per costruire il corteo regionale del 5 dicembre. Occupiamo tutte le scuole, costruiamo autogestioni e assemblee verso il 5 dicembre: riprendiamoci il nostro futuro!
Le studentesse e gli studenti dell’Istituto Allende-Custodi
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