Milano contro la guerra – 13 marzo 2022

Pace. Disarmo. Futuro.

Ci siamo battuti in ogni occasione per la Pace, eppure i conflitti sono aumentati. Forse perché è stato perso di vista l’obiettivo del Disarmo.

La corsa agli armamenti e le spese militari sono in aumento, perfino nel nostro PNRR è stata inserita una voce importante di spesa bellica. Invece di destinare i soldi per le tante crisi create dalla disuguaglianza acuita dalla pandemia, si spendono soldi per le armi.

La produzione di armi è una ruota che pare inarrestabile, si riempiono gli arsenali, si svuotano i granai e la corsa alle nuove tecnologie costringe le super-potenze a una gara senza fine. Le armi si usano o diventano obsolete, e vengono vendute a mini eserciti locali, a mercenari o ai tanti signori delle guerre sparsi per il mondo che provocano migliaia di morti.

La guerra in Ucraina dice come l’economia mondiale sia ostaggio di quei Paesi che detengono risorse e che le usano come arma di ricatto, e chi non le ha – come l’Italia – riapre a forme di energia che credevamo superate, come il carbone o il nucleare.

Anche la lotta contro il cambiamento climatico, che in questi anni ha visto grandi mobilitazioni animate da tanti giovani, rischia di essere messa in un angolo nelle agende di coloro che dovrebbero mettere in campo soluzioni per dare una svolta concreta alla salvezza del pianeta.

Crediamo che su questi tre elementi ci sia la possibilità di convergenza tra generazioni, dalle storiche battaglie contro la guerra e per il disarmo, con le nuove generazioni maggiormente impegnate nella battaglia per un consumo più sostenibile.

– Batterci per il ritiro immediato dell’esercito russo e il cessate il fuoco.
– Batterci per il disarmo immediato di tutte le potenze globali e fermare la produzione di armamenti che hanno come unico risultato quello di alimentare la tragicità della situazione.
– Batterci affinché siano aperti subito corridoi umanitari che non siano tra l’altro riservati ai bianchi, come sta accadendo alle frontiere della Germania e della Polonia.
– Sostenere chi resiste alla guerra, in questi giorni anche attraverso straordinarie iniziative di resistenza civile. Si tratta di una popolazione che ha bisogno di tutto e soprattutto di solidarietà internazionale.
– Colpire gli interessi dei signori della guerra, degli oligarchi russi, dell’industria militare e petrolifera di tutto il mondo
– Battersi contro l’escalation di guerra e il riarmo dei paesi Nato.

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