Progetto 6220Km2

Progetto di scambio interculturale con l’obiettivo di diffondere e raccontare la quotidianità della Palestina oltre i confini dei suoi 6220 kilometri quadrati. Qui tutte le informazioni per partecipare alla raccolta fondi.

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6220 km² è la superficie della Palestina. Gaza, 1 milione e 850.000 abitanti per 365 km², è di fatto una prigione a cielo aperto. I suoi confini terrestri e lo spazio aereo sono controllati militarmente da Israele. La Striscia di Gaza vive costantemente in uno stato di assedio militare, economico e culturale. Il tasso di disoccupazione giovanile è del 60% e ciò a causa del lungo isolamento. Abbiamo realizzato insieme al centro culturale Vik diversi progetti di scambio interculturale tra Italia e Palestina: laboratori di formazione, graffiti, parkour, video. Insieme ai ragazzi di Gaza abbiamo colorato i muri, girato cortometraggi e costruito una rampa di skate nell’ottica di concretizzare l’esperienza dello scambio. Torneremo a Gaza e in Cisgiordania questo dicembre e lo faremo con la prospettiva di conservare lo spirito degli anni precedenti, vivendo lo scambio come principio di integrazione. Andremo a conoscere le realtà che tutti i giorni agiscono sul territorio con la volontà di riscattare la propria libertà. Realizzeremo con i ragazzi di Gaza un laboratorio di sensibilità ambientale che avrà come scopo non solo la semplice pulizia di un esteso tratto di spiaggia, ma quello di costruire insieme alla popolazione dei punti di raccolta differenziata con materiale da riciclo. Incontreremo i pescatori di Gaza, il corpo di ballo della Dabka e i gruppi musicali più attivi sulla scena musicale dentro e fuori dalla Striscia.
Raccoglieremo queste esperienze in un reportage video, testuale, radiofonico e grafico. Il nostro obiettivo è diffondere la realtà palestinese e dei suoi abitanti oltre i confini di questi 6220 km², considerando anche la Cisgiordania. Un mosaico rosso come il sangue versato per liberare il Paese, nero come la tristezza e il dolore provati durante il periodo dell’occupazione israeliana, bianco come la pace del popolo palestinese prima dell’occupazione e infine verde, la terra della Palestina.

Il progetto si strutturerà in due momenti, il primo all’interno della Striscia di Gaza e il secondo in alcuni territori della Cisgiordania.

Il progetto avrà la durata di 14 giorni e si strutturerà in diversi gruppi di ricerca e cooperazione:

Il tuo sostegno ci servirà per realizzare le seguenti attività:

Giornate del riciclo

Sensibilizzazione ai temi dell’ecologia, della gestione e dello smaltimento dei rifiuti attraverso il riutilizzo di materiali di scarto e attività di pulizia collettiva di spazi comuni in collaborazione con partner locali (scout, bambini, associazioni locali). Verrà coinvolta anche la Municipalità attraverso la richiesta di partecipare con l’invio di una ruspa e dei carrelli per trasportare i rifiuti raccolti. Visiteremo le discariche di Deir Balah e Rafah e costruiremo un punto di raccolta dei rifiuti con materiali di plastica raccolti sulla spiaggia.

Laboratorio fumetti

L’dea di costruire una narrazione iconografica che si pone come obbiettivo quello di raccontare il riscatto della popolazione attraverso uno strumento divulgabile e fruibile da tutti. La novità non sta nell’utilizzo del mezzo fumetto di per sé, quanto nel riportare graficamente una realtà che non viene mai raccontata, quella della determinazione e della dignità che caratterizza il popolo palestinese sotto costante occupazione. Il lavoro si realizzerà sul campo grazie alla collaborazione tra fumettisti italiani e palestinesi che seguiranno passo per passo il percorso relativo all’indagine. Il gruppo, quindi, si muoverà sul territorio e prenderà spunto dalla realtà quotidiana per la creazione di primi sketches e bozzetti che verranno poi rielaborati. Il prodotto finale si articola in due fasi. Una prima fase è la condivisione quasi simultanea della giornata: i fumetti rappresenteranno un soggetto o una vicenda significativa delle attività svolte durante ogni giornata. La seconda fase, invece, prevede la creazione di una graphic novel che rappresenterà un diario di bordo e narrerà le storie odierne dentro quei 6220 km² che rappresentano la superficie della Palestina, Striscia di Gaza e Cisgiordania.

Indagine e reportage vita quotidiana

Il gruppo Media (studenti e singoli filmmakers) costruirà una narrazione in forma di reportage e documentazione attraverso diversi media tra cui video, audio, disegno, scrittura; il gruppo ricercherà storie di vita quotidiana e di creazione, soprattutto da parte delle giovani generazioni, di spazi di libertà individuali e collettivi ritagliati in un contesto di quotidiana violenza e oppressione sia fisica che culturale. Condivideremo con diversi gruppi e soggetti varie esperienze che racconteremo così da farne infine un documentario, collaborando con la popolazione locale.

Indagine Terza Intifada

Sullo sfondo del lavoro di reportage, una parte del gruppo Media svolgerà una ricerca sui presupposti, le ragioni e i processi che hanno portato, da un anno a questa parte, alla nascita e al perpetuarsi di una serie di eventi e azioni a opera delle più giovani generazioni unificate sotto la controversa definizione di “Terza Intifada”. Non si tratterà di una ricerca unilaterale, ma di un confronto biunivoco con la popolazione che ha vissuti in maniera diretta o in qualità di soggetto agente questi avvenimenti.

“Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti , pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio.”

[Mahmoud Darwish]

Mahmoud Darwish (villaggio di al-Birwa, Alta Galilea 1941 – Houston, USA 2008) è stato un poeta e scrittore palestinese, considerato tra i maggiori poeti in lingua araba.

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