Lamorgese: il Cpr a Milano si farà

Per chi avesse ancora qualche dubbio, è arrivata la conferma che tutte e tutti temevamo, al termine del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, svoltosi ieri in Prefettura a Milano:

“Abbiamo fatto gare e procedure per fare un Cpr (Centri permanenza per i rimpatri, ndr) e quindi le procedure si stanno concludendo”.

In realtà – all’insegna della trasparenza! – le procedure di assegnazione del bando di gestione del CPR di via Corelli, a differenza delle altre bandite insieme, per i centri di accoglienza, sono ferme da maggio, a stare agli aggiornamenti del sito della Prefettura. Cosa c’è sotto?

A questo punto, anche il Comune di Milano – Politiche sociali e abitative, che attendeva di conoscere le intenzioni del governo per esprimersi, ha il suo bell’alibi per non opporsi all’apertura del CPR di Milano, città dell’accoglienza.

E voi, da che parte state?

Noi il 12 ottobre alle 14.30 siamo dalle parti di p.le Piola, alla ● Manifestazione contro CPR e Decreti Salvini ● #oltreiconfini, verso via Corelli.

Mai più lager – No ai CPR

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Una risposta a “Lamorgese: il Cpr a Milano si farà”

  1. Honoré ha detto:

    Non si può fare integrazione senza parlare di sicurezza. Tutti sono accolti ma tutti non sono meritevoli bisogno dirci la verità. In questo senso, i CPR hanno la loro importanza e devono esistere bisogna soltanto definire bene il profilo di chi deve esser mandato in un CPR

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