Presidio per il diritto alla casa – sabato 3 luglio Piazza della Scala
Tra ALER (Agenzia Lombarda di Edilizia Residenziale) e MM (Metropolitana Milanese), enti gestori del patrimonio immobiliare pubblico milanese, ci sono 7. 195 alloggi sfitti e 2.698 alloggi inagibili. Solamente usando questo patrimonio, l’emergenza abitativa a Milano sarebbe drasticamente ridotta.
Tuttavia, a settembre 2020 Prefettura, Comune di Milano, Regione, ALER e MM hanno siglato il “Piano operativo di azione per la prevenzione e il contrasto delle occupazioni abusive”, nell’ambito del quale si riduce il problema abitativo a una questione di ordine pubblico. Se nemmeno durante il picco di pandemia COVID 19 gli sgomberi si sono fermati, il piano prevede infatti anche massicce operazioni di polizia “in un’ottica di ottimizzazione delle risorse”, nonostante le occupazioni censite siano 3.982 a fronte delle quasi 10.000 case popolari lasciate sfitte o inagibili.
In un contesto nel quale gli alloggi popolari vengono per giunta svenduti all’asta a privati, banche e agenzie immobiliari (circa 10.000 dal 2014 ad oggi) occupare ha significato e tutt’ora significa riappropriarsi di un diritto altrimenti negato e sottrarre le case alla speculazione e al vuoto abitativo voluto di proposito.
Le occupazioni non sono dunque il vero problema e gli sgomberi non sono la soluzione. Anzi, gli sgomberi non fanno altro che amplificare il problema dell’emergenza abitativa e dell’abbandono dei quartieri popolari.
Come Assemblea dei comitati di lotta per la casa rivendichiamo il diritto ad una vita dignitosa per tutti e tutte. Le famiglie che hanno occupato hanno recuperato case abbandonate, rendendole agibili, ma questo oggi non basta più: a fronte della mala gestione del patrimonio immobiliare pubblico, la battaglia per la sanatoria è un passaggio concreto e necessario per ribadire che la casa è un diritto altrimenti negato e che l’emergenza abitativa si risolve soltanto con soluzioni reali: case popolari per tutte e tutti.
Nella città con gli affitti più cari d’Italia ed il blocco degli sfratti in scadenza il 30 giugno, in un contesto di crisi economica e sociale, diventa fondamentale battersi insieme per il diritto alla casa ed autorganizzarsi tra tutte le persone in difficoltà economica, che si tratti di occupanti, senza casa, assegnatari in situazione di morosità o famiglie sotto sfratto: le case ci sono e devono essere assegnate!
Per questo il 3 luglio alle 17.00 saremo in Piazza della Scala in presidio per il diritto alla casa rivendicando:
IL BLOCCO DI SFRATTI SGOMBERI E PIGNORAMENTI
LA SANATORIA DELLE OCCUPAZIONI
L’ASSEGNAZIONE DELLE CASE POPOLARI
IL BLOCCO DELLA SVENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO
IL DIRITTO ALLA RESIDENZA PER TUTTI E LA CANCELLAZIONE DELL’ARTICOLO 5 DEL PIANO CASA.
COMITATO DI LOTTA CASA E TERRITORIO
ASSEMBLEA DEI COMITATI IN LOTTA – UNITE/I SI VINCE!
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Si con tutte le case libere che ci sono che senso ha continuare a buttare in strada gente in un momento cosi difficile la sanatoria e unica cosa possibile x evitare lo scontro sociale!ci sono centinaia di case vuote che senso ha non aiutare le persone con affitti equi accessibili a tutti!