Prima giornata nazionale di mobilitazione sulla regolamentazione degli affitti brevi e turistici

Il tema della casa e degli affitti continua a tornare sulle prime pagine dei media mainstream. E’ di questi giorni la notizia della decisione di Ilaria, giovane studentessa di Alzano Lombardo, di accamparsi in piazza Leonardo Da Vinci vivendo dentro una tenda per protestare contro il costo degli affitti nelle metropoli sempre più inaffrontabili per gli studenti e le studentesse fuorisede. L’azione ha sollevato simpatia e solidarietà trasversali con prese di posizione un po’ surreali anche da parte di chi governa questa città da più di dieci anni e poco o nulla ha fatto per risolvere il problema del diritto all’abitare e i costi sempre più esorbitanti della vita a Milano. Nella giornata di ieri Abitare in via Padova ha portato solidarietà a Ilaria.

Questo il comunicato

Oggi siamo stati come Abitare in via Padova a portare la nostra solidarietà ad Ilaria Lamera, la studentessa di Alzano Lombardo, iscritta al Politecnico di Milano, che da ieri pomeriggio ha deciso di accamparsi in Piazza Leonardo Da Vinci in segno di protesta per la mancanza di politiche abitative rivolte gli studenti e l’esplosione del caro affitti in città, che non garantisce il diritto allo studio e ad un alloggio degno a tutte e a tutti gli studenti.

Insieme all’Unione degli Studenti di Milano, firmatari della “Carta dei diritti degli abitanti per una Milano orizzontale”, e ad Ilaria, abbiamo scattato questa foto, perché questo 4 maggio è anche in corso la mobilitazione nazionale degli aderenti alla campagna Alta Tensione Abitativa che da Venezia ha presentato una proposta di legge quadro nazionale sulla regolamentazione del mercato degli affitti brevi e delle locazioni turistiche. Questa proposta è il punto di partenza che molte realtà come la nostra, insieme ad alcune amministrazioni attraverso l’ANCI, stanno portando avanti come base di discussione sul tema.

Crediamo che sia fondamentale ottenere una regolamentazione efficace di questo mercato perché in un’area urbana come quella di Milano, che coinvolge circa 15.000 abitazioni, è impensabile non mettere dei vincoli ad un fenomeno che si sta trasformando in mero terreno di speculazione immobiliare, togliendo la possibilità a studenti e a lavoratori di accedere ad affitti di medio e a lungo termine. È arrivato il momento di distinguere tra singoli proprietari che usano l’affitto come meccanismo di integrazione al reddito, da chi fa impresa attraverso locazioni turistiche e affitti brevi, tramite agenzie o piattaforme digitali, come #Airbnb e #Booking.

Qualche giorno fa la Ministra Santanchè ha dichiarato la volontà di occuparsi della questione attraverso la promulgazione di un decreto legge che vuole presentare al Consiglio dei Ministri entro la fine di maggio. Ne prendiamo atto, ma riteniamo necessario e auspichiamo che avvenga un largo confronto tra le parti sociali, le realtà di base e gli amministratori, che hanno sottoscritto la campagna ATA perché una proposta dal basso già esiste e ha raccolto un ampio consenso e su quello va sviluppato ogni ragionamento e un prospetto normativo da parte del governo.

Abitare è un diritto, per questo servono politiche attive che siano in grado di garantire una casa a tutt* e per tutt*!

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