Inizia a Milano il processo per l’occupazione dell’ex Cinema Splendor
11 studentesse e studenti a processo a Milano dal 22 novembre per l’occupazione dell’ex Cinema Splendor.
E’ passato più di un anno dalla mobilitazione studentesca delle tende piantate davanti alle varie università italiane per reclamare una politica della casa minimamente decente da parte delle istituzioni pubbliche di vario colore che gestiscono il nostro paese.
“Si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna…” si potrebbe dire del ceto politico italiano citando De André rispetto all’intera vicenda del diritto all’abitare (non a prezzi da rapina) per studentesse e studenti italiani.
E’ passato più di un anno e nulla, assolutamente nulla è stato fatto per migliorare la situazione.
Né da destra né da sinistra che poi finge di stupirsi del motivo per cui più di metà dell’elettorato non va più a votare e se vota non vota una parte ritenuta incapace di venire incontro alle esigenze della sua base sociale di riferimento.
Non bastasse tutto questo però ci si è messa la repressione a mantenere viva la memoria di quella lotta.
Il 22 novembre si aprirà infatti a Milano il processo a carico di 11 ragazzi e ragazze sotto i 25 anni cui viene contestato il reato d’invasione d’edificio in concorso a seguito dell’occupazione temporanea dell’ex Cinema Splendor di viale Gran Sasso. Un ex cinema abbandonato da tempo dove si era tenuto l’assemblea nazionale delle tende in piazza per il diritto all’abitare e che, in base alle nuove direttive del Ministro dell’Interno Piantedosi era stato sgomberato senza preavviso poche ore dopo. Quel giorno davanti a Palazzo Marino si era svolto un presidio per inchiodare la Giunta Sala alla sua totale inazione sul fronte del diritto alla casa.
Lo stabile, neanche a dirlo, era di proprietà di uno dei padroni del vapore del “sistema Italia”. Si parla nientemeno di Esselunga che voleva solertemente tornare in possesso della struttura per costruirci…un punto vendita! Come se a Milano ci fosse carenza di supermercati!
La Redazione di MilanoInMovimento esprime la massima solidarietà a ragazzi e ragazze che oltre a non ricevere alcune risposta alle loro richieste (ma questa è ormai una triste abitudine di questo sventurato paese) dovranno inoltre sedersi sul banco degli imputati per aver reclamato un diritto costituzionalmente garantito.
Tag:
cinema splendor diritto all'abitare diritto alla casa diritto allo studio occupazione polizia processo procura di milano questura di milano sgombero studenti tende tende in piazza