Appello per un 25 Aprile antirazzista – Nessuna persona è illegale

NO ONE IS ILLEGAL – NESSUNA PERSONA E’ ILLEGALE

Noi siamo la città migrante, meticcia, solidale: lavoratrici e lavoratori, studenti di scuole e università, precari, attivisti, associazioni, abitanti dei quartieri popolari, migranti e persone di seconda e terza generazione.

Viviamo sulla nostra pelle il dissolversi dei diritti del lavoro, l’erosione dei nostri redditi, le politiche urbanistiche e sociali dalle quali ogni orizzonte di giustizia sembra ormai scomparso per lasciare il posto alla criminalizzazione della povertà.

Resistiamo a una condizione di perenne insicurezza che impedisce di dare stabilità ai nostri progetti di vita: fa poca differenza che a produrla siano la disoccupazione e la precarietà, o la restrizione dei diritti alla casa e alla salute, o leggi che ci costringono alla continua lotteria dei permessi di soggiorno.

Ci vorrebbero in guerra gli uni contro gli altri, soffiando sul fuoco della nostra rabbia per disperdere le nostre energie: residenti contro immigrati, precari contro disoccupati, rifugiati contro migranti economici, regolari contro irregolari; a questo servono le politiche che, producendo zone grigie ai margini della legalità, generano paura e razzismo.

Rifiutiamo l’idea che il razzismo sia in qualche modo causato dallo scarso controllo esercitato sui migranti, e che perciò vada combattuto restringendo i diritti delle persone: al contrario, alla base del razzismo sta proprio la creazione dello spauracchio del “clandestino”, alimentata attraverso gli ostacoli al soggiorno legale e la segregazione delle persone migranti; è una tattica che conosciamo già fin troppo bene, e che ha prodotto sotto i regimi nazifascisti i peggiori massacri della storia.

Noi rigettiamo queste false contrapposizioni, perché davanti alla privazione della dignità, l’unica azione concreta è il mutuo soccorso, davanti al comune problema dell’ingiustizia, l’unica risposta efficace è la solidarietà.

Per questo lavoriamo ogni giorno per creare occasioni d’incontro e aiuto reciproco, facendo delle nostre diversità una ricchezza attraverso le attività concrete che portiamo avanti; combattiamo fascismo e razzismo non con i proclami, ma creando conoscenza e condivisione.

Con le nostre mani, col nostro impegno, abbiamo dato vita a una moltitudine di esperienze che ogni giorno praticano solidarietà concreta: associazioni culturali e di volontariato, collettivi studenteschi, comitati di quartiere, scuole d’italiano per migranti, forze sindacali, sportelli legali, palestre popolari e molto altro: siamo i promotori di un’accoglienza degna per tutte e tutti dal basso.

Ovunque in Europa in risposta a situazioni che negano la dignità nascono esperienze di auto-organizzazione che dando supporto concreto alle persone generano relazioni di solidarietà: questa è la vera resistenza ai blocchi e alle politiche xenofobe, questo l’antidoto all’insorgere di tentazioni autoritarie, tanto più forti quanto più i governi si affidano a dispositivi di controllo poliziesco e militare.

Abbiamo raccolto perciò la parola d’ordine “Nessuna persona è illegale”, lanciata dalla grande manifestazione di Barcellona del 18 febbraio, facendone la base per la nostra proposta di un’accoglienza dal basso e circolare, basata sulla reciprocità e sull’autodeterminazione e non sulla militarizzazione e sulla segregazione.

A Milano, come a Barcellona, ci mobilitiamo per denunciare l’incapacità dei governi nazionali e dell’intero sistema europeo di costruire un’accoglienza degna, per portare alla luce la solidarietà che pratichiamo con tutte le cittadine e i cittadini indipendentemente dalla loro provenienza e il nostro impegno per la costruzione di città meticce, per contrapporre alle politiche razziste e fasciste che cancellano i diritti delle persone la nostra proposta e il nostro impegno quotidiano per un’Europa solidale.

Vogliamo aprire da oggi una grande discussione pubblica sulle prospettive di un futuro fondato sul mutuo soccorso e l’arricchimento reciproco: a queste idee vogliamo dare corpo elaborando proposte di breve e lungo periodo a tutti i livelli: locale, nazionale, internazionale.

 · Diciamo basta alle politiche europee ed italiane di respingimento ed esclusione: no agli accordi con dittature e paesi in guerra, che finanziano gli aguzzini e moltiplicano i morti, no alla violazione dei diritti umani negli hot spot e nei centri, denunciata tra gli altri da Amnesty International, no ai decreti Minniti che riproducono l’idea del migrante come nemico tramite la detenzione amministrativa, i rimpatri forzati, i tribunali speciali, i poteri straordinari ai sindaci.

 ·  Chiediamo libertà di movimento: vogliamo che tutte le persone siano libere di poter scegliere dove costruire la propria vita e che possano farlo in modo dignitoso; rifiutiamo perciò le strutture-ghetto e la logica razzista dei servizi riservati ai migranti, proponiamo invece che le ingenti risorse destinate al respingimento e alla segregazione siano sottratte alle mani di trafficanti, speculatori e mercanti di armi e dedicate all’accoglienza diffusa e a servizi migliori per tutte e tutti indipendentemente dalla nazionalità.

 Accogliamo l’invito a dar vita nella prossima primavera a un grande corteo come quello di Barcellona sulla base dell’assunto che nessuna persona può essere considerata illegale, sia che scappi da una guerra o da una dittatura, sia che abbandoni territori devastati dagli stessi paesi che poi la respingeranno, sia che parta alla ricerca di un futuro migliore: sfidiamo da oggi le istituzioni che si proclamano antirazziste a prendere posizione sulle politiche di respingimento e di segregazione, e soprattutto ad agire coerentemente alle proprie dichiarazioni nell’esercizio reale dei propri poteri.

Invitiamo intanto tutte le cittadine e i cittadini che come noi pensano che i diritti si allarghino se sono condivisi, che come noi credono nella solidarietà e non nella paura, a fare del prossimo 25 Aprile una giornata di antirazzismo e solidarietà insieme alle persone migranti, perché la memoria sia uno strumento per riprendersi il presente e costruire il futuro.

NESSUNA PERSONA È ILLEGALE

NO ONE IS ILLEGAL

PERSONE N’EST ILLÉGAL

Naga – Cantiere – Cambio Passo – Zona 8 Solidale – Milano Senza Frontiere – Comunità Curda di Milano – Associazione Senegalesi di Milano – Convergenza delle Culture – Dimensioni Diverse – Coordinamento dei Collettivi Studenteschi – Scuola Abba Abdoul Guibre – Soy Mendel – Collettivo 20092 – Memoria Antifascista – USB Lombardia – Macao – Lambretta – Alleanza Pais Milano – Spazio di Mutuo Soccorso – Comitato degli Abitanti di San Siro – Black Panthers – CASC – Milano in movimento – PRC Milano

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *