[DallaRete] Genova 2001 – 45mila euro a 6 dei 65 torturati della Caserma di Bolzaneto
Il Governo italiano ha raggiunto un accordo di risoluzione con sei dei 65 cittadini, italiani e stranieri che avevano subito violenze da parte di agenti di polizia e medici all’interno della caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001, trasformata per l’occasione in un carcere temporaneo.
Vista anche l’inefficacia dell’inchiesta penale, avevano fatto ricorso alla Corte europea dei diritti umani ritenendo violato il loro diritto a non essere sottoposti a maltrattamenti e tortura, la quale ha riconosciuto colpevole lo Stato Italiano il quale si è offerto di versare ai ricorrenti 45 mila euro ciascuno per danni morali e materiali e per le spese di difesa, in cambio di ogni rinuncia “a ogni altra rivendicazione per i fatti all’origine del loro ricorso”.
Il servizio con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Ascolta o Scarica.
Inoltre nell’accordo, si legge nelle decisioni della Corte, il governo Italiano riconosce “i casi di maltrattamenti simili a quelli subiti dagli interessati a Bolzaneto come anche l’assenza di leggi adeguate. E si impegna a adottare tutte le misure necessarie a garantire in futuro il rispetto di quanto stabilito dalla Convenzione europea dei diritti umani. Inoltre, nell’accordo il governo si impegna anche “a predisporre corsi di formazione specifici sul rispetto dei diritti umani per gli appartenenti alle forze dell’ordine”.
Di fatto però in Italia non esiste il reato di tortura e da anni è ferma la proposta di legge che dovrebbe introdurlo nel nostro ordinamento come ci spiega Lorenzo Guadagnucci, all’epoca cronista Resto del Carlino e vittima delle violenze all’interno della scuola Diaz durante il G8 di Genova. Ascolta o Scarica.
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