[DallaRete] Venezia – sanzionata dal basso la Turkish Airlines all’Aeroporto
Nella giornata di mobilitazione per Kobane i centri sociali del Nord-Est all’Aeroporto di Venezia hanno bloccato i check-in e la biglietteria della Turkish Airlines, sanzionandola con bombolette e vernice.
Questa mattina un centinaio di attivisti dei Centri Sociali del Nord Est hanno manifestato all’Aeroporto di Venezia, bloccando temporaneamente i check-in e la biglietteria della Turkish Airlines. Gli attivisti, con i passamontagna arcobaleno, hanno inoltre sanzionato con vernice la biglietteria della compagnia di bandiera turca.
L’azione si è protratta per oltre un’ora. I manifestanti hanno dato vita ad un corteo all’interno dell’Aeroporto, con le bandiere del Kurdistan che sventolano e lo striscione “Stop Erdogan’s terror” in bella vista. Con il megafono sono state spiegate le ragioni dell’iniziativa ai tanti passeggeri ed accompagnatori che circolavano in aeroporto. Gli attivisti hanno soprattutto puntualizzato quanto sia importante boicottare gli interessi commerciali turchi in Italia e, di conseguenza, tutte le aziende che ne sono portatrici.
L’iniziativa ha avuto lo scopo di portare la solidarietà degli attivisti a tutto il popolo curdo, in questi mesi bersaglio degli atti criminali del governo turco guidato da Erdogan. Le bombe contro manifestanti civili che hanno causato centinaia di morti, hanno portato infatti la firma del Primo Ministro che, in una rinnovata strategia della tensione, intendeva presentarsi come il pacificatore della nazione. Le elezioni incombenti, in cui si prevede che ancora una volta l’AKP non conquisti la maggioranza assoluta, hanno portato alla luce il peggio delle forze governative turche. Repressione poliziesca nelle città a maggiornaza curda, assalti alle televisioni di opposizione.
Il quadro si completa se vediamo la preoccupante fiducia che Erdogan ha recentemente incassato dalla Merkel, fino a poche settimane fa fiera oppositrice dell’ingresso della Turchia in Europa. Tale ritrovata concordia si basa sulla disponibilità di Erdogan a utilizzare la Turchia come blocco/filtro delle rotte migtatorie verso l’Europa.
Chiediamo quindi libertà per il popolo curdo, a partire dalle elezioni di domani.
Erdogan Terrorista
Free Kurdistan, Free Rojava
Centri Sociali del Nord Est
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