16 marzo 2003, l’omicidio di Dax – Il ricordo negli anni

Appuntamento questa sera alle 18,30 in via Brioschi.

16 marzo 2023. Cade oggi il ventesimo anniversario dell’omicidio, sotto i colpi di lame fasciste, di Davide “Dax” Cesare e del ferimento di altri due compagni antifascisti, Alex e Fabio. Quella stessa sera del 2003 è avvenuto anche il massacro poliziesco all’ospedale San Paolo, dove decine di solidali, accorsi per avere notizie dei feriti, sono stati brutalmente caricati sin dentro i corridoi dell’ospedale.

Negli anni abbiamo continuato a raccontare e ricordare il tragico scenario di quella notte, ma anche i giorni immediatamente successivi, che si inserivano nel contesto di tensione generale nell’attesa del previsto attacco americano all’Iraq contro il quale milioni di persone si erano opposte in giro per il mondo.

Oggi, a vent’anni da quei tragici fatti, ripercorreremo invece come il ricordo di Davide e della sua morte è stato tenuto vivo negli anni.

Già nella serata del 17 marzo 2003 un corteo antifascista percorre le vie del Ticinese, il quartiere dove Dax faceva militanza. La mattina del 22 marzo a Rozzano si tiene il suo funerale, al quale partecipano migliaia di persone, mentre nel pomeriggio una manifestazione di circa 20.000 persone parte da piazza XXIV Maggio congiungendosi in piazza Cairoli con la gigantesca mobilitazione pacifista contro l’invasione americana dell’Iraq, scattata il 20 marzo. Sempre durante il mese di marzo, durante un presidio in Darsena guidato dallo slogan “Al San Paolo come alla Diaz: massacro e menzogne”, viene realizzato il primo dei molti murales raffiguranti il volto di Davide. Anche il 25 aprile di quell’anno sarà caratterizzato dalla presenza di un grosso spezzone di movimento caratterizzato dal ricordo delle vicende di poco più che un mese prima.

Il 13 marzo 2004, durante le iniziative per il primo anniversario dell’omicidio, un corteo di circa 5.000 antifascisti e antifasciste sfila per la città terminando la marcia in viale Umbria e dando vita all’occupazione di Casa Dax, che sarà sgomberata pochi giorni dopo con l’impiego di una ampio schieramento di forze.

Il corteo antifascista del 13 marzo 2004 che terminerà con l’occupazione di Casa Dax in viale Umbria.

Negli anni successivi, i cortei in memoria di Dax si sono fatti carico, di volta in volta, dei temi e delle battaglie centrali in quel determinato momento a livello cittadino e nazionale, sotto l’ombrello dei valori antifascisti nel senso più ampio e attuale del termine, di cui Davide è ormai divenuto simbolo.

Nel 2005 il tema delle mobilitazioni è quello dei migranti; il corteo parte da piazzale Susa e termina al CPT di via Corelli che, pur avendo cambiato diversi nomi negli anni, pur avendo visto migliaia di persone sfilare sotto le sue mura per protesta ed essendo incorso in lunghi periodi di chiusura grazie alle costanti rivolte di chi vi era detenuto, la nostra città ha ancora il discutibilissimo “onore” di ospitare.

Il corteo previsto per il 18 marzo 2006 sarà invece vietato dalla Questura e limitato a un blindatissimo presidio sotto San Vittore a seguito dei violenti incidenti scoppiati in corso Buenos Aires durante la mobilitazione antifascista contro la manifestazione dei fascisti della Fiamma Tricolore. Gli scontri avranno un esito repressivo pesantissimo: 45 fermati durante i rastrellamenti seguiti agli scontri, di cui 25 tenuti in carcere per mesi (fino al processo del luglio 2006) con la gravissima accusa di devastazione e saccheggio. Il movimento milanese, uscito con le ossa rotte dalla giornata, riuscirà comunque a tenere alta la mobilitazione a difesa degli arrestati, riuscendo a organizzare un corteo nazionale con migliaia di partecipanti il 17 giugno, poche settimane prima dell’inizio delle udienze.

Nel 2007 inizia una vera e propria “battaglia dei murales”, che vede il tentativo da parte dell’allora amministrazione comunale di centrodestra (sindaco Letizia Moratti, vicesindaco Riccardo De Corato) di cancellare tutti i graffiti milanesi riguardanti episodi capaci di tramandare la memoria del movimento. Cancellati sistematicamente quindi tutti i murales dedicati a Dax, ma anche quello storico dedicato a Carlo Giuliani in via Bramante. Inutile dire che gli antifascisti e le antifasciste non si scoraggeranno mai, e continueranno a ritrarre il volto di Davide sui muri di Milano.

Il corteo del 2008 rimane nella mente di chi ha partecipato perché, nonostante una violentissima grandinata avesse colpito Milano nel pomeriggio, gli antifascisti e le antifasciste radunat* in piazza Vetra si sono moss* sotto chicchi di grandine grossi come sassi verso via Brioschi percorrendo corso San Gottardo.

L’inizio del nuovo decennio presenta una sgradevole novità. Nel 2011, a seguito del passaggio del corteo serale dal Commissariato di via Tabacchi (da sempre individuato come obiettivo simbolico legato alla mattanza della notte del marzo 2003), quattro militanti vengono denunciati per “getto pericoloso di cose” e danneggiamento. Nel 2012 il passaggio dal commissariato viene vietato per la prima volta dalla Questura, scatenando la reazione dei presenti con momenti di confronto con il blocco di forze dell’ordine posto vicino alla struttura di PS.

Si arriva così alle mobilitazioni del decennale del 2013, che, oltre a un corteo con più di 10.000 partecipanti che sanzionerà alcuni obiettivi lungo il percorso tra cui il Commissariato di via Tabacchi, l’allora discoteca Limelight (all’epoca accusata di aver ospitato diverse feste e kermesse della destra più o meno estrema meneghina), la Caserma Teulié dell’Esercito e alcune banche, vedrà l’occupazione temporanea del Grizzly, un ex area industriale in via Verne, zona Corvetto.

Nella seconda metà del decennio, nonostante il cambio di colore dell’amministrazione cittadina con i sindaci Pisapia e Sala, continua la “battaglia dei murales” con continui e ottusamente burocratici tentativi di far sparire dai muri del centro della metropoli il ricordo di Dax. Il murales a sfondo femminista del 2018 viene cancellato nel giro di poche ore. Quello tracciato sui muri nel 2019 resiste invece qualche mese fino alla cancellazione nel settembre dello stesso anno.

Il ricordo degli ultimi anni è stato invece pesantemente condizionato dalle restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19. Il 16 marzo 2020 è caduto a pochissimi giorni dal lockdown totale decretato dall’allora Governo Conte. Anche la commemorazione dell’anno successivo è stata pesantemente limitata, ma, ciononostante, una passeggiata antifascista di diverse centinaia di persone ha attraversato l’asse Stadera-Ticinese riuscendo a portare dei fiori alla lapide di via Brioschi. Di quell’anno è anche l’ultimo murales dipinto in Darsena per ricordare Dax (e non solo lui).

Il murales in Darsena della primavera 2021

E arriviamo dunque ai giorni nostri, con l’appuntamento delle 19 in via Brioschi con il quale si darà il via alle iniziative del ventennale che si snoderanno fino al 19 marzo con cortei, concerti e giornate di sport popolare.

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