Assemblea cittadina in difesa degli spazi
Vi aspettiamo martedì 15 settembre al CSOA Lambretta sotto sgombero, in via Edolo 10, per un’assemblea cittadina aperta a chiunque si senta coinvolto nelle esperienze degli spazi liberati e autogestiti che oggi sono rischio di sgomberi e di (s)vendite comunali.
Continua il percorso iniziato da Cascina Torchiera per la difesa degli spazi di questa città minacciati da sgomberi e da nuove speculazioni immobiliari: Cascina Torchiera, Ri-Make, la Casa delle Donne, il Lambretta, Macao, Fornace e tutti gli spazi liberati e autogestiti non sono in vendita, sono un valore per la città tutta e nessuno può pensare di sfrattarli per sostituirli con l’ennesima speculazione imprenditoriale. Lo stesso vale per le tante aree verdi di questa città in lotta contro il consumo di suolo e la cementificazione selvaggia. Da Baiamonti Bene Comune in centro a Salviamo il parco Bassini nel quartiere CittàStudi, da La goccia a Bovisa a Difendiamo piazza d’armi fino al Comitato No vasca di Bresso una rete di cittadini e comitati si è attivata per difendere il verde urbano sempre più scarso ed essenziale nel contesto di crisi climatica e ambientale che stiamo vivendo.
Milano è gravemente colpita da una delle crisi economiche e sociali più dure degli ultimi decenni. Povertà e disuguaglianze stanno aumentando mentre una piccola minoranza continua ad arricchirsi e a sfruttare la maggioranza delle persone che abitano e vivono la nostra città. Gli spazi liberati dalle logiche di mercato e di cementificazione sono luoghi fondamentali e rappresentano alcuni tra i pochi baluardi di umanità e solidarietà; spazi in cui si sperimenta e si costruiscono ogni giorno un nuovo modo di vivere e una società altra rispetto a ciò che impone il sistema capitalista. In un momento storico come questo è quindi sempre più necessario che la città tutta prenda una posizione chiara e si mobiliti per difenderli.
Per questo il 19 settembre scenderemo tutte e tutti in piazza, portando le nostre esperienze, le nostre comunità e il grido della Milano dimenticata e vittima delle disuguaglianze del modello di sviluppo nocivo e criminale. Scenderemo in piazza rispettando le misure sociali di prevenzione dei contagi perché, a differenza di chi governa la nostra regione, abbiamo a cuore la cura della nostra comunità.
Il 19 settembre sarà solo il primo passo. Vogliamo costruire una campagna che unisca tutte le realtà autorganizzate della città. Una campagna che valorizzi le nostre esperienze soggettive e al contempo tracci il profilo della città che vogliamo. Il nostro tempo, il cibo, le nostre relazioni, gli spazi in cui viviamo, in cui pratichiamo politica, arte e cultura, non sono merci e non sono in vendita. L’esperienza del lockdown e delle brigate volontarie per l’emergenza ci ha insegnato che è proprio quando le disuguaglianze aumentano e le istituzioni non sono in grado di garantire la sussistenza della parte più fragile della popolazione, che emerge il valore di una comunità che si auto-organizzata come unica risposta concreta ai bisogni materiali e relazionali delle persone che ne sono parte.
Per organizzarsi insieme verso il 19 e opporsi allo sgombero del Lambretta, e per costruire tutti insieme una narrazione che sia costante e incisiva nell’affermare il valore degli spazi liberi di questa città come comunità rivoluzionarie, ci vediamo tutte e tutti martedì 15/09 al Lambretta sotto sgombero in Via Edolo 10 alle 20.30!
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