La notte nera

Sabato dalle 14 in Darsena iniziative per ricordare l’omicidio di Davide “Dax” Cesare.

Il tempo scorre implacabile e ci si avvicina ai vent’anni dall’omicidio di Davide.

Molte cose sono cambiate da quel 16 marzo 2003 sia nei movimenti che nella società italiana.

10 anni di crisi economica e di globalizzazione neoliberista hanno impoverito l’Occidente. E a pagare la crisi sono stati i soliti. La sinistre istituzionali che negli anni ’90 e 2000 hanno tessuto le lodi del libero mercato non sono riuscita a capire il mutamento epocale in corso. Mentre i movimenti, che ai tempo del G8 di Genova, avevano intuito la portata devastante della globalizzazione non sono riusciti a strutturare una risposta chiara e credibile alle esigenze delle fasce più deboli. Questo ha portato a un progressivo slittamento a destra della società italiana che, negli ultimi anni, è diventato una vera e propria frana con la nuova Lega sovranista di Salvini padrona del gioco e data dai sondaggi oltre il 30%. In questo scenario cupo i gruppi neofascisti, pur non riuscendo a sfondare, hanno avuto una progressiva legittimazione e l’antifascismo come valore condiviso ha perso progressivamente mordente.

In questo scenario drammatico ancora una volta, i primi sintomi di un risveglio, vengono dal basso. Dalle strade e dalle piazza. Due sono le battaglie che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Quella antirazzista di cui Dax e la sua collettività erano  all’epoca portabandiera e quella femminista. Per entrambe Milano è stato un epicentro. A giugno è prevista l’apertura del CPR di via Corelli e bisognerà impegnarsi per impedirla. A queste due battaglie si sta via via aggiungendo quella per la salvaguardia dell’ambiente con un livello di consapevolezza sempre più crescente.

Il primo murales dipinto in Darsena a pochi giorni dai fatti

Ma torniamo al 16 marzo 2003…

Quella sera di una domenica di Marzo, nel quartiere Ticinese e più precisamente al Tipotà, un gruppo di antifascisti incrocia i Morbi, una famiglia nota in zona per le sue simpatie di destra estrema. Sono il padre e i due figli. Subito compaiono i coltelli. Rimangono a terra feriti gravemente Dax e Alex, in modo più leggero Fabio.

Sul posto interviene subito una quantità spropositata di Forze dell’Ordine con l’arrivo addirittura di una camionetta del Reparto Mobile. I soccorsi invece, sembrano essere più lenti rispetto agli uomini in divisa. La condizioni di Dax appaiono subito gravissime e mentre Dax viene trasportato al San Paolo e Alex al Policlinico, sul posto iniziano ad arrivare i primi antifascisti allertati dal tam-tam telefonico.I

primi che arrivano al San Paolo per avere notizie sulle condizioni di Dax vengono accolti nuovamente da una sgradevole sorpresa: tante, troppe divise. La tanto temuta notizia esplode come una bomba nel Pronto Soccorso: Davide non ce l’ha fatta. A fronte della disperazione di compagni e amici di Dax si assiste all’arroganza delle Forze dell’Ordine. Frasi insultanti e arroganti al posto sbagliato nel momento sbagliato. La tensione si alza subito e in brevissimo parte una caccia all’uomo dai contorni inimmaginabili. Carabinieri, poliziotti e celerini caricano sia dentro che fuori dall’ospedale travolgendo con ferocia inaudita tutti quelli che si trovano di fronte. Tra le armi improprie utilizzate per pestare le “zecche di merda” estensibili in acciaio e mazze da baseball… I feriti, anche in maniera grave, dagli uomini in divisa sono tantissimi: chi con la testa aperta, chi col naso distrutto, chi con lo zigomo sfondato, chi coi denti spaccati…la galleria degli orrori di quella notte è lunghissima. Peccato che Milano, con il suo continuo vivere di corsa, abbia cercato di rimuovere quella tragica notte che tanto ci insegna sul cosa sono capaci le strutture repressive dello Stato italiano (come se il G8 del resto non fosse bastato…).

Il corteo notturno in Ticinese del 17 marzo 2003

I giorni successivi sono durissimi. Si arriva a sabato 22 Marzo con i funerali di Davide nella sua Rozzano. Funerali cui parteciperanno migliaia di persone. Così come migliaia di persone, circa 30.000, parteciperanno al corteo antifascista del pomeriggio partito da Piazza XXIV Maggio. Da quel 16 Marzo 2003 la figura di Davide, con lo striscione rosso col suo nome, continuerà ad essere ricordata in mille iniziative tra cui l’imponente corteo per il decennale della sua morte che vedrà sfilare a Milano più di 10.000 persone.

I funerali di Dax a Rozzano il 22 marzo 2003


Una serie di racconti e video per mantenere viva la memoria di quei giorni del 2003:

Scacciare le lacrime – la notte nera di Dax

Passando per Milano

Per Dax – il ricordo di Mirko Mazzali

Dax, il ricordo

Nel 2003 avevo 10 anni

Il giorno dopo

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