La politica del decoro colpisce ancora. Ventimiglia, una triste storia che si ripete
Il 23 Giugno il sindaco del PD Ioculano ha ordinato la pulizia di tutto ciò che vi era lungo il fiume in vista di una gara di canoa che si terrà il 2 Luglio a Ventimiglia. Lunedì mattina le ruspe hanno portato via tutti i pochi averi (coperte e vestiti) dei migranti che dormivano nell’area delle Gianchette, scatenando frustrazione e disagio in coloro i quali, costretti ad una situazione già non confortevole, al loro ritorno non hanno trovato più niente.
Questa è la politica del decoro utilizzata dai governi europei, ha un unico obiettivo: emarginare e nascondere “gli indecorosi migranti” agli occhi dei cittadini.
Circa 300 shebab, nella notte tra domenica e lunedì, si sono riuniti, hanno discusso e si sono organizzati per anticipare la “pulizia del decoro”, dirigersi verso il confine italo-francese e affrontare un cammino di una decina di chilometri, per oltrepassare quella frontiera che gli impedisce di ricominciare una vita dignitosa.
A Ventimiglia vengono trattati come oggetti, pacchi postali, con la differenza che almeno le merci hanno libera circolazione, i migranti no. Sono controllati a vista dalla Polizia che li maltratta, li umilia e deporta a Taranto o in Sardegna, giusto per terrorizzarli e allontanarli, ma solo per qualche giorno, perché la voglia di libertà li riporta presto sul confine.
Durante la notte un blocco della Polizia ha tentato di fermarli utilizzando gas lacrimogeni, ma i ragazzi sono riusciti a proseguire il loro cammino sulle sponde del fiume Roja. Si sono divisi in 3 gruppi. Il primo, formato da 150 persone, ha proseguito la marcia arrivando al confine francese, è stato fermato dall’esercito francese e portato alla frontiera alta di Ventimiglia. Qui i ragazzi si sono per ore rifiutati di salire sui quattro pullman disposti per la loro deportazione, fino a quando sono stati caricati a forza e portati chissà dove. Il secondo gruppo è riuscito ad aggirare i controlli e si sono dispersi nel bosco, sono stati poi intercettati ad Olivetta San Michele. Gli alti sono tornati autonomamente.
L’estate sarà lunga, i solidali presenti sul territorio continueranno il loro percorso di aiuto e di denuncia verso un’Europa che non garantisce un passaggio dignitoso e sicuro a chi fugge da miseria e persecuzioni.
Video dello sgombero nell’area delle Gianchette
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