Mayday Parade 2025 – Primo Maggio 2025

Street parade e free party per tutte le lavoratrici e i lavorator* contro disuguaglianze e repressione!

MAYDAY! MAYDAY!

La lotta di classe esiste e la stanno vincendo i padroni aka banche e imprese.

Siamo le lavoratrici e i lavorator* della città, il driver e il rider del delivery, l’operaio edile, la commessa, le tue/ i tuoi sex worker di fiducia, i tuoi librai di quartiere, l’operatore sociale e il facchino della logistica, la tua bartender amica, la cassiera e l’addetto vendita del negozio sotto casa, l’insegnante di scuola, la babysitter, l’infermiere, l’educatrice, il cleaner e l’autista dell’autobus.

Abbiamo paghe da fame e lavoriamo ancora 40 ore a settimana, senza un salario minimo e un reddito di base universale che ci liberi dal lavoro, dopo che il governo Meloni ha cancellato Il reddito di cittadinanza.

Nelle città, sui cantieri, in fabbrica, nei magazzini, nelle strade continuano a morire migliaia di persone, mentre i datori di lavoro sfruttano saperi e forza lavoro, intere generazioni e soprattutto i giovani, o per lo meno tutt* le persone rimaste, che non sono ancora scappate dall’Italia.

Il lavoro continua ad essere al centro delle nostre vite e nella vita collettiva ma è spesso inutile e tossico, frustrante e ripetitivo. Viviamo e lavoriamo in una società che distrugge il pianeta, devasta ecosistemi e territori, sottomette colonizzando paesi e popolazioni.

RIBELLIAMOCI (MA A RITMO DI MUSICA)!

Non possiamo più accettare di subire povertà, guerra e miseria.

I rave sono nati come forma di riappropriazione dei luoghi della produzione, svuotati dal capitale che delocalizzava, luoghi che sono stati poi occupati attraverso pratiche di autogestione e autoorganizzazione, creando nuove forme di aggregazione e di partecipazione.

IL PRIMO MAGGIO NON È UNA FESTA MA UN GIORNO DI LOTTA!

Al tempo alienato del lavoro salariato proponiamo il tempo improduttivo della festa, opponiamo la riproduzione sociale al mero profitto e alle logiche di mercato.

Contro l’individualismo e la libertà assoluta di essere omologat* agli ideali di auto-affermazione, successo, ricchezza e competizione, costituiamo comunità resilienti e pluralità cooperanti, promuoviamo resistenze, convergenze e conflitto dal basso.

Vogliamo ricominciare a lottare e fare sentire la nostra voce per rivendicare giustizia sociale e ambientale per tutt*. Per questo:

1. Rifiutiamo il lavoro e la vita messa al lavoro, come dispositivo di estrazione di valore dalle nostre vite, per liberare il tempo ed energie per prenderci cura l’uno dell’altra, dell’ecosistema relazionale e degli affetti come orizzonte di senso.

2. Pretendiamo l’istituzione di un reddito universale incondizionato per uscire dal ricatto del lavoro, dalla violenza di genere e per la libertà di ognunə: abbiamo tutte e tutt* diritto ad esistere, senza limitazioni di cittadinanza o di appartenenza alcuna.

3. Chiediamo la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, vogliamo lavorare quattro giorni al massimo: i nostri salari sono troppo bassi e interamente erosi da inflazione e caro vita, per case fatiscenti paghiamo affitti insostenibili con metà dello stipendio.

4. Non vogliamo morire di lavoro o di precarietà esistenziale, perché non sappiamo cosa succederà il mese prossimo e siamo costrett* a soddisfare ogni richiesta, perché la nostra vita è perennemente in scadenza, scandita dalla durata di un contratto fino al prossimo lavoro di merda.

Quest’anno iniziamo un percorso collettivo che non finisce con la MAYDAY PARADE 2k25, vogliamo vincere questa battaglia e garantire condizioni di vita degne a tutte e a tutt*.

SIAMO IL NOSTRO FUTURO!
A PARTIRE DALLE NOSTRE CASSE!

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