Lambretta – 365 giorni di occupazione, 3 anni di resistenza

nuovo-lambrettaAbbiamo sempre creduto che un altro mondo fosse possibile, abbiamo sempre pensato che i nostri sogni fossero più grandi, proprio per questo non ci siamo mai fermati.
4 anni fa in un fine Agosto come questo, una decina fra ragazzi e ragazze iniziarono a ritrovarsi e a pensare a un progetto dedicato agli studenti e agli abitanti del quartiere di Lambrate e Città Studi.

Dopo solo un anno questo gruppo è diventato sempre più numeroso, è cresciuto, è diventato forte e il 21 Aprile 2012 ha preso casa in piazza Ferravilla 11.
Ci facciamo conoscere organizzando iniziative antifasciste, creando un coordinamento di studenti medi del quartiere, dando vita a una palestra popolare,offrendo un luogo di incontro per le associazioni del quartiere, organizzando momenti di socialità come le feste in piazza, ma sopratutto liberando uno spazio storico e bellissimo lasciato al degrado e all’eroina e riempiendolo di progetti,sogni e vitalità.
Eccoci qua, siamo i ragazzi e le ragazze del Lambretta, in meno di un anno abbiamo creato un’alternativa, purtroppo però si sa…quando si inizia a volare in alto, a denunciare ciò che non va, a rendersi forti e apprezzati, arrivano sempre repressione e vuoto.
Così ecco il primo sgombero, si sale sui tetti, si resiste, alla fine si deve lasciare; dopo un mese, però ritorniamo col sorriso a riaprire il cancello del Csoa Lambretta e così il posto rinasce e ricomincia a vivere, riprendendo i vecchi progetti e aggiungendone di nuovi come il mutuo soccorso rosso, l’aula studio o l’inchiesta che denunciava tutte le scorrettezze di Aler.
Diventiamo sempre più numerosi con l’arrivo del collettivo universitario Bicocca.
Passa un anno, si cresce ancora e ancora, finché non arriva di nuovo la repressione, risaliamo sul tetto, ma questa volta distruggono, rompono, chiudono e serrano, non vogliono farci rientrare mai più. Lo spettacolo davanti ai nostri occhi è desolante, le 4 villette storiche vengono chiuse da mattoni e cemento.
E così anche se amareggiati, decidiamo di spostarci e occupare il 19 Settembre 2014 in Via Cornalia 6 .
Il posto è certamente diverso dalle villette liberty, un’ex officina, poi sala da biliardo lasciata vuota per anni.
Tre vetrine danno sulla strada, due piani da animare, dove far ricominciare a vivere i nostri progetti, così finalmente si aprono i portoni e il sorriso prende vita sul viso di ognuno di noi.
Dopo un anno siamo ancora qui a denunciare le contraddizioni di questa città, cresciuti e pronti per apprendere cose nuove e rafforzare le vecchie, girare il mondo e contaminarci con popoli forti e fieri come i palestinesi o i kurdi.
Abbiamo dato vita a nuovi progetti come il laboratorio di hip hop FUNC (Flussi uniti nel caos), stiamo dando ospitalità allo snodo milanese dell’associazione ACAD (Associazione contro gli abusi in divisa), collaboriamo attivamente per la raccolta dei vestiti per i migranti, organizziamo eventi culturali e musicali accessibili a tutti e tutte.
Quando alziamo gli occhi vediamo i grattaceli costruiti in occasione di Expo, siamo nel bel mezzo della città vetrina di cui denunciamo le contraddizioni quotidianamente.
Siamo vicini a dei campi di grano costruiti per coprire uno dei tanti spazi lasciati incompleti, mentre un quartiere storico di Milano come Isola è stato sventrato e denaturato in favore di cemento e edifici inutilizzati, perché economicamente inaccessibili a tutti coloro colpiti dalla crisi economica; da una parte il nostro piccolo posto, dall’altra, la grandezza di una piazza come Gae Aulenti, che riflette la forza del sistema che noi critichiamo e combattiamo.
Tutto questo però non ci ha mai spaventati, l’abbiamo scritto sul primo striscione calato da Via Cornalia, il giorno dell’occupazione, ”I nostri sogni raccontano una città diversa”…l’hanno sempre raccontata e continueranno a raccontarla.
E quindi, se i grattacieli sono alti, i nostri sogni, la nostra forza, la nostra volontà, lo sono molto di più e infatti dopo un anno siamo ancora qui, che guardiamo quei mostri di vetro dal nostro terrazzo, dalla nostra palestra, dalla sala concerti, dal bar e non abbiamo paura, perché sappiamo di saper volare molto più in alto..

Csoa Lambretta
Casc Lambrate
Collettivo Bicocca

Il programma

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