Primo Maggio NoExpo – Cade in appello l’accusa di devastazione e saccheggio per i 4 imputati
E’ stata pronunciata oggi la sentenza d’appello per 4 imputati per i fatti del Primo Maggio NoExpo 2015.
La pesantissima accusa di devastazione e saccheggio è caduta per tutti gli imputati che sono stati condannati solo per reati specifici.
L’attivista che in primo grado era stato condannato per l’articolo 419 del Codice Penale a 3 anni e 8 mesi ha visto la sua pena diminuire a 2 anni e 4 mesi perché l’accusa di devastazione non è stata ritenuta valida.
Gli altri tre attivisti sono stati condannati a pene che variano dagli 8 mesi a 2 anni e 2 mesi per i reati di travisamento e resistenza.
Indubbiamente una buona notizia visto che la Procura di Milano puntava alla condanna di tutti gli imputati per il reato che prevede altissime pene carcerarie (dagli 8 ai 15 anni di reclusione).
Una sentenza d’appello che arriva in una fase nella quale il vaso di Pandora delle opacità relative agli appalti Expo sembra essersi aperto.
Dopo un utilizzo smodato di questo reato residuo del Codice Rocco negli anni successivi al G8 di Genova del 2001, è possibile che si stia approdando ad un’interpretazione meno estensiva del 419 del Codice Penale.
Seguiranno aggiornamenti.
Approfondimento da Radio Onda d’Urto
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