Un’altra estate italiana?
Dal carteggio Draghi-Trichet in poi le estati sono diventate un ottimo momento per l’asse potere politico – potere finanziario, in Italia, per narrare, e non solo, la sua direzione futura.
Mentre il teatrino della politica si concentra sull’ennesimo processo a Berlusconi, come se dovesse essere una sentenza ed un tribunale a sancire la figura di Mister B. ( e’ innegabile che tribunali e sentenze nel nostro paese non siano praticamente mai stati sinonimo di giustizia e verità, almeno su grandi casi politici e sociali, e di questo non possiamo dimenticarcene) le pagine dei maggiori quotidiani ci fanno ben vedere come il ruolo e la direzione del maxi-governo Letta siano ben segnati e non sarà l’esito di un processo a mettere in discussione la sua stabilità.
Un paio di articoli in prima pagina su “Il Sole 24 ore” di Martedì 30 luglio descrivono perfettamente la situazione: l’asse Pd-Pdl e tutto il portato di poteri economici che si porta appresso è molto più importante della situazione legale del caimano, Berlusconi è li dov’è perchè serve al PDL così come serve al PD. Probabilmente avrà già trattato su tutto, compresi show mediatici, minacce di crisi di governo, libertà in caso di condanna, ecc ecc ecc. Il processo non metterà in discussione nulla perchè ci sono interessi molto più importanti da perseguire. Però la fiction della politica avrà materiale per coprire e giustificare innumerevoli nuovi misfatti a favore del dio economia.
Per inteso il PD e soprattutto il PDL si disferebbero volentieri di Berlusconi ma non possono farlo e allora lo usano come strumento, lui lo sa e gli va bene.
Torniamo a noi, oltre al fatto che il governo Letta non sia in discussione l’editoriale de “Il Sole 24 Ore”, che poi va in continuità con una serie di articoli usciti sugli inserti finanziari di “Repubblica” e “Corriere della Sera” , descrive una delle principali mission del maxi-governo ovvero riportare all’antico splendore la pratica delle privatizzazioni del pubblico. In epoca di crisi lo stato deve fare cassa e per fare cassa deve vendere il più possibile, deve vendere quello che non hai venduto dagli immobili alle attività, tutte, Poste Italiane comprese. Non importa se la “Logica privatizzazioni” ha già distrutto le economie di interi paesi, non contano i paesi ed i cittadini, conta la ricchezza di pochi.
Il resto ruota attorno a questa logica e sono ammennicoli importanti ma non determinanti e vengono gestiti demagogicamente come per esempio l’affair IMU.
Perchè tutto questo? Non lo so, sicuramente da un lato è l’ennesimo segnale di un commisariamento indiretto dei poteri trans-nazionali al nostro paese, dall’altro è il tentativo di dimostrare affidabilità e serietà della classe politica agli stessi poteri economici in tutte le loro forme dalle multinazionali alle agenzie di rating, dalle banche alle borse.
Ed è in questa perimetrazione che gli apparati statali nel loro complesso provano ad imporre a tappe forzare, militarizzando, inventando teoremi, facendo campagna mediatica la realizzazione di grandi opere come il TAV, non solo quindi per difendere i grandi interessi economici ma anche e soprattutto per dimostrare forza e affidabilità all’europa, alla troika e ai poteri trans-nazionali nel loro insieme.
Fanta-politica?
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