Il Virgilio occupa

Scrivevamo alcuni giorni fa delle iniziative repressive messe in campo a seguito dell’occupazione del Severi-Correnti con l’intervento a piedi uniti nella vicenda del Ministro Valditara e del governo di destra. Se le roboanti dichiarazioni di settimana scorsa volevano intimidire il mondo studentesco evidentemente hanno fallito. Di oggi infatti la notizia dell’occupazione del Virgilio.

Qui il comunicato:

Siamo le studentesse e gli studenti del liceo Virgilio Milano, e stiamo occupando per opporci al vigente sistema scolastico e proporne uno nuovo autogestito da noi studenti.
Questa decisione non la abbiamo presa per opporci alla presidenza della nostra scuola, ma principalmente per un malessere condiviso dall’intera componente studentesca verso le istituzioni.
In questi giorni ci stiamo riappropriando dei NOSTRI spazi di apprendimento, per portare avanti un modello di scuola alternativo costruito a forma di studente.
Da questo momento la scuola sarà la nostra casa e ce ne prenderemo cura in quanto tale, responsabilizzando tutti i nostri compagni e compagne a prendersi cura degli spazi in cui viviamo.
Qui sotto spieghiamo le motivazioni che ci hanno portato a questa scelta:
Nelle nostre scuole siamo abbandonati, con una percentuale di PIL investito nell’istruzione sempre decrescente anno dopo anno. Un futuro in cui la scuola è messa in secondo piano. Questo porta a problemi nelle infrastrutture : sotterranei allagati, buchi in muri e soffitti, porte e finestre rotte, riscaldamento e caldaia mal funzionanti. Tutti problemi che sono stati più volte segnalati ma mai risolti.
Un modello che mira unicamente a una funzione utilitaristica e specializzata per l’inserimento a un mondo del lavoro sempre più consumistico e sfruttatore, appiattendo la capacità di costruire un proprio pensiero e condannando chi non si omologa. Per questo noi chiediamo e pretendiamo una riforma alternativa dell’insegnamento, che finalmente formi gli studenti a essere prima di tutto persone, non soltanto nel mondo del lavoro ma nella VITA.
Vogliamo un sistema scolastico che ascolti DAVVERO le necessità degli studenti fuori e dentro le classi. Inoltre abbiamo bisogno di una scuola che sia un ambiente sicuro, in cui tutti gli studenti siano tutelati. Da tempo insistiamo sull’importanza della salute mentale e della necessità di un supporto psicologico interno efficiente e sinceramente attento al benessere universale della componente studentesca.
La nostra visuale non si ferma soltanto al mondo della scuola ma anche alla città in cui viviamo; a Milano stiamo sperimentando ogni anno che he sta rendendo la città un posto vivibile solamente da ricchi spostando i meno abbienti sempre più esternamente nelle periferie. Come giovani che vivono la città stiamo assistendo sempre di più ad un appiattimento della controcultura che questa città era in grado di proporre, in favore del profitto. Così che centri sociali vengono sgomberati, quartieri storici fatti diventare “in” e quindi solo per ricchi, e la periferia, lasciata a se stessa, riempita da tutte quelle persone che non potevano permettersi di vivere dove stavano prima, creando in questo modo un taglio ancora più netto tra ricchi e poveri.
Oltre alle questioni nella nostra città non possiamo rimanere indifferenti davanti al genocidio che sta venendo perpetrato a Gaza da parte di Israele, che da 75 anni occupa il territorio palestinese portando avanti violenze sistematiche sulla popolazione, dall’inizio del conflitto ci sono stati più di 20.000 morti. davanti a tutto questo ci poniamo in sostegno alla resistenza del popolo palestinese e chiediamo la fine immediata del genocidio. Inoltre chiediamo la fine di ogni accordo militare e commerciale tra l’Italia e Israele.
In conclusione questa occupazione è in risposta a tutte queste problematiche che come studentesse e studenti ci toccano in prima persona, e sarà anche il luogo in cui potremo confrontarci tra di noi su questi temi, formulando soluzioni e analisi, per immaginarci, e poi creare, un futuro in cui noi future generazioni potremo vivere serenamente.
Perciò invitiamo le studentesse e gli studenti delle scuole di Milano, a mobilitarsi tutte e tutti assieme per raggiungere questo obiettivo.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *