Varalli Occupato – Due giorni di Resistenza

1450956_1391374924438327_951226323_n“A Claudio Varalli – morto mentre lottava per i suoi diritti” recita una targa all’interno dell’istituto turistico/linguistico di via Ulisse Dini 7. E il neonato Collettivo Varalli sa che cosa significa lottare per il diritto allo studio, alla sicurezza nel proprio edificio e per una scuola che sia libera e gratuita per tutti, contrariati  dalla politica degli INVALSI, dai tagli economici imposti negli anni passati e tutt’ora in corso e dagli effetti di questi che sono sotto gli occhi di chiunque viva le scuole.
E con ciò, detto fatto, il collettivo uscendo da due giorni di autogestione, ha indetto un’assemblea di confronto che ha deciso che fosse necessario unire all’autoformazione anche una protesta forte, allo  scopo di rivendicare una scuola pubblica  libera e di qualità.
Gli studenti hanno così deciso di occupare l’istituto per protesta, hanno inaugurando l’occupazione nella sera di mercoledi 29, con la solidarietà di diversi studenti delle scuole attigue.
Una volta entrati sono cominciati i lavori di messa in sicurezza e chiusura degli spazi inutilizzati. Più volte nel corso della serata si sono succedute assemblee tecniche o organizzative per preparare le giornate che inizialmente avrebbero dovuto essere 3 (fino a sabato incluso).
La sera stessa sono avvenute le trattative con la presidenza e la Digos che inizialmente sembravano non ostacolare lo svolgimento delle attività.
Tuttavia la mattina seguente solo alcuni studenti sono riusciti ad unirsi agli occupanti, in quanto già dalle 7.30 circa presidenza e professori hanno organizzato dei veri e propri  posti di blocco all’esterno degli ingressi, segnando i nomi di chi si fosse avvicinato all’edificio e impedendone l’ingresso.
A partire da questa situazione negli ingressi la tensione è salita, con episodi di violenza e aggressività da parte di alcuni professori e alcuni studenti che hanno trovato valvola di sfogo sui vetri degli ingressi, danneggiando due porte vetrate.
Nel frattempo nell’edificio si è acceso il dibattito tra gli occupanti, che vista la situazione di totale intolleranza e aggressività da parte di alcuni dei loro professori, dopo una lunga discussione, hanno preferito concludere la loro protesta, che era rivolta alle politiche distruttive subite dalla scuola e non voleva diventare uno scontro tra fazioni e componenti interne.
Verso le 10.30 l’assemblea ha lasciato la scuola, non senza ricevere insulti e offese da parte di alcuni professori, che forse ritenevano la questione più personale che politica, mentre si sono registrati diversi insulti razzisti verso alcuni degli occupanti, che già stavano lasciando l’edificio, da parte di alcuni studenti.
“Collettivo Varalli e gli studenti occupanti” hanno steso e firmato le loro riflessioni, disponibili sul profilo FB del Collettivo Varalli al link:

https://www.facebook.com/notes/collettivo-varalli/comunicato-post-occupazione/1417648745144278

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