Milano, 2020 – Pubblicità regresso

È affisso per strada, a Milano, nelle vie del centro.

A caratteri cubitali si paragona la pillola RU486 al veleno.

In un momento di emergenza sanitaria in cui l’interruzione di gravidanza è una prestazione sanitaria sempre più ostacolata dalla precarietà del funzionamento delle strutture ospedaliere e dal muro dell’obiezione di coscienza che da sempre limita il diritto alla salute, un manifesto del genere è assassino.

Ancora una volta la “disattenzione” istituzionale si gioca sul corpo delle donne, sulla loro salute, sull’autodeterminazione.

Al posto di trovare affisse informazione di sensibilizzazione sull’uso safe delle RU486, invece di una mappa che indichi alle donne dove andare per richiedere questa prestazione sanitaria, il Comune dà spazio all’ignoranza ultracattolica.

Uscirà la solita nota di scuse.

Intanto, la moralità di chi piuttosto che garantire un diritto ti preferisce morta, avrà colpito qualche disinformat_. E la responsabilità è istituzionale.

De Gener Azione

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *