La disperata resistenza dei contadini palestinesi alla quotidiane violenze dell’Occupazione

Il 27 ottobre l’agricoltore palestinese Bilal Saleh, quarant’anni, è stato colpito mortalmente da un colono israeliano mentre raccoglieva olive nel vicino villaggio di Alsawiya, vicino Nablus, in Cisgiordania.

Al 29 ottobre 111 sono i palestinesi uccisi nella sola Cisgiordania dal 7 ottobre.

Fareed Taamallah, giornalista palestinese, agricoltore e attivista di Ramallah (gestisce la propria fattoria nel villaggio di Qira, Cisgiordania), più volte ha raccontato, a La Terra Trema Fiera Feroce e sulle pagine de L’ALMANACCO, delle vessazioni e dei soprusi, dei furti, delle costrizioni, delle morti e dei sacrifici, vissuti dalle famiglie contadine in Palestina. Per questo motivo l’agricoltura è sussistenza e anche indipendenza, per questo motivo la sua difesa, la difesa di terra e colture è questione di resistenza e libertà.

L’agricoltore palestinese: produttore e difensore del territorio

Gli agricoltori palestinesi iniziano il raccolto delle olive fra gli attacchi dei coloni

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