A febbraio le Utopiadi contro le Olimpiadi invernali più insostenibili di sempre
Le Olimpiadi sono un grande evento privato finanziato dal pubblico. Sono una macchina di estrazione e spostamento di valore e ricchezza dal basso verso l’alto – reddito, fondi pubblici, risorse naturali, paesaggio e territori, città pubblica e servizi. Questo “alto” si chiama Coima, Eventim, Airbnb e Flexi Rent, si chiama Demaclenko e TechnoAlpin.
Le Olimpiadi sono un dispositivo di normalizzazione dei corpi e dei territori, imposizione di modelli conformi e tossici, che si fa sponsorizzare da aziende farmaceutiche, come Eli Lilly, che capitalizza su salute e benessere attraverso un grande evento sportivo che rivela bene la biopolitica in atto: la gestione dei corpi come merce, la regolazione dei desideri, delle identità e dei corpi stessi.
Le Olimpiadi sono un mezzo di esproprio delle comunità montane e delle valli alpine, trasformano le terre alte in prodotto di consumo e le mettono a disposizione di un turismo parassitario tenuto in vita con sussidi pubblici e la concessione sottocosto di risorse comuni, come l’acqua per la neve artificiale.
Il CIO è uno spazio di conflitto comune e a disposizione di tutti i movimenti in lotta per diritto alla città, diritto all’abitare diritto universale allo sport e alla salute, tutela e difesa dei territori.
Sabato abbiamo condiviso questo e molto altro nell’assemblea pubblica verso le giornate di febbraio di contestazione del grande evento olimpico, imposto inutile e dannoso. Hanno partecipato collettivi studenteschi, reti dello sport popolare, spazi sociali, sindacati di base e comitati territoriali di Milano, Veneto e Valtellina. È stata una tappa importante di questi tre anni di vertenze, iniziative e mobilitazioni, in cui abbiamo attraversato quartieri urbani e sentieri di montagna.
La partita resta aperta sulla cosiddetta “legacy”: garantire il ritorno alla collettività di ciò che è stato costruito con risorse pubbliche e di quei fondi destinati a opere accessorie che con i Giochi non c’entrano nulla (oltre il 70% della spesa complessiva, per lo più nuove strade).
6-7-8 febbraio UTOPIADI e mobilitazioni popolari in contemporanea all’inaugurazione delle Olimpiadi invernali più insostenibili di sempre.
CIO – Comitato Insostenibili Olimpiadi
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